Investing.com - I futures del greggio USA sono in calo questo giovedì, dal momento che gli investitori hanno bloccato i profitti dopo l’impennata di ieri che ha portato i prezzi al massimo di due settimane.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio West Texas Intermediate con consegna a marzo sono scambiati a 94,10 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,25%. I futures del greggio scambiati sulla borsa di New York sono rimasti in un range che va da 94,02 dollari al barile a 94,62 dollari al barile.
Il contratto di marzo ieri ha subito un’impennata a 94,82 dollari al barile, il massimo dal 3 gennaio, prima di scendere a 94,35 dollari al barile.
I futures del greggio Nymex troveranno supporto a 92,63 dollari al barile, il minimo dal 15 gennaio e resistenza a 95,73 dollari al barile, il massimo dal 3 gennaio.
I guadagni di ieri hanno seguito i dati governativi che hanno mostrato un calo significativamente superiore al previsto delle scorte di greggio USA la scorsa settimana, allentando i timori per una diminuzione della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.
La U.S. Energy Information Administration ha dichiarato nel suo report settimanale che le scorte di greggio USA sono diminuite di 7,7 milioni di barili nella settimana conclusasi il 10 gennaio, rispetto al previsto calo di 0,6 milioni di barili.
Le scorte totali di greggio USA ammontavano a 350,2 milioni di barili fino alla scorsa settimana, il minimo dal marzo 2012.
Il report ha mostrato inoltre che le scorte totali di carburante sono aumentate di 6,2 milioni di barili, al di sopra delle aspettative di un aumento di 2,5 milioni di barili.
I prezzi USA del greggio hanno ricevuto un’ulteriore spinta dai dati positivi USA che hanno alimentato il sentimento per le prospettive economiche.
La Federal Reserve Bank di New York ha dichiarato che l’attività del settore manifatturiero nella regione di New York a gennaio è cresciuta al ritmo più veloce dal maggio 2012 per il deciso aumento dei nuovi ordinativi. Un secondo report ha mostrato che l’indice dei prezzi alla produzione USA a dicembre è aumentato al ritmo più veloce degli ultimi sei mesi.
I dati positivi hanno rafforzato le aspettative sulla ripresa economica USA, che potrebbe continuare a migliorare quest’anno, ed hanno eclissato i crescenti timori causati dal deludente report sull’occupazione non agricola USA rilasciato la scorsa settimana.
Gli investitori attendono gli importanti dati economici statunitensi nel corso della giornata per avere ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia e sul futuro della politica monetaria.
Gli USA rilasceranno i report sull’indice dei prezzi al consumo e sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nel corso della seduta, nonché i dati sull’attività del settore manifatturiero a Philadelphia.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, i futures del greggio Brent con consegna a febbraio sono in calo dello 0,65% a 105,60 dollari al barile, mentre lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA è di 11,50 dollari al barile.
I prezzi del greggio Brent scambiati sulla borsa di Londra dono andati sotto pressione nelle recenti sedute a causa dei timori per l’aumento delle esportazioni del greggio iraniano.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio West Texas Intermediate con consegna a marzo sono scambiati a 94,10 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,25%. I futures del greggio scambiati sulla borsa di New York sono rimasti in un range che va da 94,02 dollari al barile a 94,62 dollari al barile.
Il contratto di marzo ieri ha subito un’impennata a 94,82 dollari al barile, il massimo dal 3 gennaio, prima di scendere a 94,35 dollari al barile.
I futures del greggio Nymex troveranno supporto a 92,63 dollari al barile, il minimo dal 15 gennaio e resistenza a 95,73 dollari al barile, il massimo dal 3 gennaio.
I guadagni di ieri hanno seguito i dati governativi che hanno mostrato un calo significativamente superiore al previsto delle scorte di greggio USA la scorsa settimana, allentando i timori per una diminuzione della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.
La U.S. Energy Information Administration ha dichiarato nel suo report settimanale che le scorte di greggio USA sono diminuite di 7,7 milioni di barili nella settimana conclusasi il 10 gennaio, rispetto al previsto calo di 0,6 milioni di barili.
Le scorte totali di greggio USA ammontavano a 350,2 milioni di barili fino alla scorsa settimana, il minimo dal marzo 2012.
Il report ha mostrato inoltre che le scorte totali di carburante sono aumentate di 6,2 milioni di barili, al di sopra delle aspettative di un aumento di 2,5 milioni di barili.
I prezzi USA del greggio hanno ricevuto un’ulteriore spinta dai dati positivi USA che hanno alimentato il sentimento per le prospettive economiche.
La Federal Reserve Bank di New York ha dichiarato che l’attività del settore manifatturiero nella regione di New York a gennaio è cresciuta al ritmo più veloce dal maggio 2012 per il deciso aumento dei nuovi ordinativi. Un secondo report ha mostrato che l’indice dei prezzi alla produzione USA a dicembre è aumentato al ritmo più veloce degli ultimi sei mesi.
I dati positivi hanno rafforzato le aspettative sulla ripresa economica USA, che potrebbe continuare a migliorare quest’anno, ed hanno eclissato i crescenti timori causati dal deludente report sull’occupazione non agricola USA rilasciato la scorsa settimana.
Gli investitori attendono gli importanti dati economici statunitensi nel corso della giornata per avere ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia e sul futuro della politica monetaria.
Gli USA rilasceranno i report sull’indice dei prezzi al consumo e sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nel corso della seduta, nonché i dati sull’attività del settore manifatturiero a Philadelphia.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, i futures del greggio Brent con consegna a febbraio sono in calo dello 0,65% a 105,60 dollari al barile, mentre lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA è di 11,50 dollari al barile.
I prezzi del greggio Brent scambiati sulla borsa di Londra dono andati sotto pressione nelle recenti sedute a causa dei timori per l’aumento delle esportazioni del greggio iraniano.