NEW YORK - Il mercato dei cambi ha registrato oggi movimenti degni di nota: l'euro si è inizialmente rafforzato rispetto al dollaro USA, per poi ridurre i guadagni in seguito alla pubblicazione dei dati sull'inflazione statunitense. Il tasso di cambio EUR/USD è salito all'inizio della giornata a 1,0985, ma è poi sceso a 1,0964 dollari dopo che gli Stati Uniti hanno riportato un'inflazione inaspettata del 3,4%. Anche la sterlina britannica ha mostrato un potenziale di movimento significativo, scambiando vicino a 1,2770, con la possibilità di toccare un picco di cinque mesi a seconda dell'esito dei dati economici statunitensi e dell'andamento del mercato azionario.
Gli investitori e i trader stanno valutando la probabilità di un taglio dei tassi della Federal Reserve a marzo, con decisioni che dipendono dai prossimi dati. Questa speculazione fa seguito ai commenti rilasciati ieri dal Presidente della Fed di New York Williams, che ha accennato alla possibilità di future valutazioni dei tassi. A sostegno di una prospettiva economica più solida, le richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese al minimo di due mesi di 202.000, segnalando un rafforzamento del mercato del lavoro.
Nonostante questi sviluppi, si prevede un aumento delle richieste di disoccupazione a circa 209.000. Il bollettino economico della Banca Centrale Europea ha presentato un quadro misto per l'Eurozona, riconoscendo una recente recessione tecnica ma prevedendo anche una potenziale ripresa. Inoltre, i mercati tengono d'occhio i prossimi dati sul PIL del Regno Unito e i dati sull'inflazione annuale della Cina, che potrebbero influenzare ulteriormente le tendenze finanziarie globali.
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