Di Ambar Warrick
Investing.com- Lo yuan cinese è in calo questo mercoledì nei timori che le carenze di energia nell’area di Sichuan possano pesare sull’attività industriale; intanto, la posizione aggressiva della Federal Reserve pesa sulle valute asiatiche.
Lo yuan è sceso dello 0,4% a 6,8612, vicino al minimo di due anni contro il dollaro. Sulal valuta pesano i timori di una possibile carenza di energia elettrica nell’hub industriale di Shanghai, mentre gli investitori temono ulteriori intoppi per l’attività manifatturiera dopo una serie di lockdown contro il COVIDdi quest’anno.
La Cina sta affrontando una forte ondata di caldo, che ha prosciugato diversi letti di fiumi e causato carenze di energia nelle regioni che dipendono dall’energia idroelettrica.
Il governo ha annunciato delle misure di risparmio energetico in grandi città come Pechino e Chongqing.
Sebbene si preveda che il problema si attenuerà dopo l’estate, questa situazione si verifica in un momento in cui l’economia cinese sta lottando per riprendersi da una serie di misure di lockdown contro il COVID.
Gran parte delle valute asiatiche sono scese dopo le dichiarazioni del Presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari, il quale ha affermato che la Fed aumenterà i tassi di interesse finché l’inflazione non sarà sotto controllo.
Lo yen giapponese è sceso dello 0,1%, mentre il dollaro di Singapore e il dollaro di Taiwan hanno perso entrambi lo 0,2%.
L’indice del dollaro USA è salito dopo le dichiarazioni di Kashkari, recuperando parte delle perdite di ieri innescate da dati economici deludenti.
Ora si attende il discorso del Presidente della Fed Jerome Powell al Simposio di Jackson Hole questo venerdì, durante il quale il banchiere centrale potrebbe fornire delle indicazioni sui piani futuri nella politica monetaria della Fed.