Investing.com - I futures del greggio sono in calo questo lunedì, tra i timori per la ripresa economica globale che riduce la propensione ad acquisti legati alla crescita.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio West Texas Intermediate con consegna a marzo sono scesi al minimo della seduta di 96,79 dollari al barile, il minimo dal 29 gennaio, prima di ridurre le perdite ed attestarsi a 96,99 dollari al barile, in calo dello 0,5%.
I prezzi del greggio WTI venerdì sono scesi a 97,49 dollari al barile. I futures del greggio Nymex troveranno supporto a 96,32 dollari al barile, il minimo dal 29 gennaio e resistenza a 98,39 dollari al barile, il massimo dal 31 gennaio.
I dati di oggi hanno mostrato che il PMI ufficiale non manifatturiero cinese è sceso al minimo dal dicembre 2008 a gennaio, in calo a 53,4 da 54,6 di dicembre.
Il peggioramento nel settore dei servizi si aggiunge al calo dei PMI manifatturieri. I dati rilasciati nel fine settimana hanno mostrato un calo dell’indice PMI per il settore manifatturiero per gennaio a 50,5 da 51,0 di dicembre.
La nazione asiatica è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli Stati Uniti ed è stata il motore dell’aumento della domanda.
Intanto, gli investitori continuano a monitorare le condizioni di liquidità nei mercati emergenti, come la Turchia e il Sud Africa.
Le economie dei mercati emergenti sono state duramente colpite nelle ultime sedute dai timori per l’impatto della riduzione dello stimolo della Fed e per un possibile rallentamento in Cina.
Gli investitori attendono gli importanti dati economici USA per valutare la forza dell’economia e avere ulteriori indicazioni sul futuro della politica monetaria.
Nel corso della seduta verranno rilasciati i dati dell’Institute of Supply Management USA sull’attività manifatturiera a gennaio, un importante indicatore economico.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, i futures del greggio Brent con consegna a marzo sono in calo dello 0,3% a 106,11 dollari al barile, mentre lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA è di 9,12 dollari al barile.
Lo spread tra i due contratti si è ridotto al minimo di tre mesi dopo che l’oleodotto Keystone XL che collega Cushing, Oklahoma, al Golfo del Messico ha iniziato le consegne ad inizio gennaio.
I flussi aumenteranno nel corso dell’anno fino alla capacità di 700.000 barili, che dovrebbe controbilanciare l’interruzione dal Midwest.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio West Texas Intermediate con consegna a marzo sono scesi al minimo della seduta di 96,79 dollari al barile, il minimo dal 29 gennaio, prima di ridurre le perdite ed attestarsi a 96,99 dollari al barile, in calo dello 0,5%.
I prezzi del greggio WTI venerdì sono scesi a 97,49 dollari al barile. I futures del greggio Nymex troveranno supporto a 96,32 dollari al barile, il minimo dal 29 gennaio e resistenza a 98,39 dollari al barile, il massimo dal 31 gennaio.
I dati di oggi hanno mostrato che il PMI ufficiale non manifatturiero cinese è sceso al minimo dal dicembre 2008 a gennaio, in calo a 53,4 da 54,6 di dicembre.
Il peggioramento nel settore dei servizi si aggiunge al calo dei PMI manifatturieri. I dati rilasciati nel fine settimana hanno mostrato un calo dell’indice PMI per il settore manifatturiero per gennaio a 50,5 da 51,0 di dicembre.
La nazione asiatica è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli Stati Uniti ed è stata il motore dell’aumento della domanda.
Intanto, gli investitori continuano a monitorare le condizioni di liquidità nei mercati emergenti, come la Turchia e il Sud Africa.
Le economie dei mercati emergenti sono state duramente colpite nelle ultime sedute dai timori per l’impatto della riduzione dello stimolo della Fed e per un possibile rallentamento in Cina.
Gli investitori attendono gli importanti dati economici USA per valutare la forza dell’economia e avere ulteriori indicazioni sul futuro della politica monetaria.
Nel corso della seduta verranno rilasciati i dati dell’Institute of Supply Management USA sull’attività manifatturiera a gennaio, un importante indicatore economico.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, i futures del greggio Brent con consegna a marzo sono in calo dello 0,3% a 106,11 dollari al barile, mentre lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA è di 9,12 dollari al barile.
Lo spread tra i due contratti si è ridotto al minimo di tre mesi dopo che l’oleodotto Keystone XL che collega Cushing, Oklahoma, al Golfo del Messico ha iniziato le consegne ad inizio gennaio.
I flussi aumenteranno nel corso dell’anno fino alla capacità di 700.000 barili, che dovrebbe controbilanciare l’interruzione dal Midwest.