Investing.com - Lo yen sale questo martedì, dopo che la Banca del Giappone ha ridotto gli acquisti di bond, mentre l’euro continua a staccarsi dal massimo plurimensile della scorsa settimana.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,43% a 112,63 alle 08:58 ET (13:58 GMT) dopo il minimo di 112,50 segnato prima.
Lo yen si è rafforzato quando la BoJ ha ridotto l’entità della sua offerta di riacquisto di bond del 5% nell’ultima operazione sui mercati, alimentando le speculazioni che possa rallentare lo stimolo monetario nel corso dell’anno.
La valuta nipponica sale al massimo di due settimane contro l’euro, con la coppia EUR/JPY giù dello 0,81% a 134,28.
La moneta unica scende al minimo di oltre una settimana contro il dollaro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,38% a 1,1921, dopo essere sceso dello 0,56% ieri.
Il calo dell’euro ha seguito la decisione degli investitori di bloccare i profitti dopo la recente impennata, nei timori che la Banca Centrale Europea possa cercare di impedire un rafforzamento della valuta in vista del vertice di politica monetaria previsto questo mese.
Dopo aver iniziato l’anno col piede giusto, la moneta unica ha segnato il massimo di quattro mesi di 1,2088 giovedì, vicino al massimo di settembre di 1,2092, il livello più alto dall’inizio del 2015.
L’euro debole ha contribuito a supportare il dollaro. L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,24% a 92,30.
La richiesta di dollaro è stata incoraggiata inoltre dalle aspettative di ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve quest’anno, dopo il report sull’occupazione USA di venerdì che non ha influito sulle prospettive di un inasprimento monetario.
Sebbene il tasso di crescita dell’occupazione sia rallentato a dicembre, la ripresa della crescita dei compensi indica un rafforzamento del mercato del lavoro.
La sterlina scende contro il dollaro, con la coppia GBP/USD giù dello 0,36% a 1,3520.
Il dollaro canadese scende contro il rivale statunitense, con la coppia USD/CAD a 1,2429.
Il dollaro canadese, cosiddetto “loonie”, venerdì è schizzato al massimo di tre mesi di 1,2354 sulla scia dei dati nazionali sull’occupazione positivi che hanno alimentato le aspettative che la Banca del Canada alzi i tassi di interesse in occasione del vertice di gennaio.