BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha rivisto al rialzo le sue previsioni per la crescita della zona euro e vede un minore tasso di disoccupazione, tratteggiando un recupero del quadro economico del blocco continenatle.
La zona euro è vista crescere dell'1,7% quest'anno e dell'1,8 il prossimo, rispetto all'1,6% e all'1,8% delle stime di febbraio.
Le previsioni odierne indicano che la crescita della Germania accelererà all'1,9% nel 2018 e che Spagna e Portogallo cresceranno più di quanto previsto in precedenza. Stabile l'Italia che si conferma fanalino dei coda per la crescita.
Al di fuori della zona euro la Commissione ha rivisto all'1,8% dall'1,5% precedente la crescita 2017 della Gran Bretagna e all'1,3% dall'1,2 quella del 2018, indicando per il momento un impatto minore del previsto della Brexit.
La Gran Bretagna rimane nei prossimi mesi uno dei principali rischi per la crescita europea, scrive la Commissione, che indica anche l'incertezza legata alle future politiche economiche e commerciali degli Stati Uniti, agli aggiustamenti della Cina e all'allargamento delle tensioni geopolitiche.
Anche il settore bancario europeo si conferma una preoccupazione.
Venendo ai numeri, il tasso di disoccupazione della zona euro è visto scendere al 9,4% nel 2017 e all'8,9% nel 2018 dal 10,0% del 2016.
L'inflazione è attesa all'1,7% quest'anno per poi rallentare all'1,3% il prossimo.
Lo stato delle finanze pubbliche della zona euro è atteso in miglioramento, con calo delle stime di deficit e debito del pil nel blocco.
La Francia avrà un deficit più alto del previsto nel 2017 e nel 2018. Quest'anno è visto al 3% del Pil, nel 2018 al 3,2%, ancora sopra quindi a quanto richiesto dalla Commissione.
Il surplus commeciale tedesco, spesso considerato eccessivo da Bruxelles, è visto rallentare all'8,0% nel 2017 e al 7,6% nel 2018 dall'8,5% del 2016.