MILANO (Reuters) - Rallentano a 3,56 miliardi i flussi diretti verso il risparmio gestito in Italia a settembre: rispetto al mese precedente, le gestioni collettive incassano 2,6 miliardi (da 5,1 miliardi) e quelle di portafoglio 923 milioni (da 3,477 miliardi), risultato quest'ultimo di deflussi per 375 milioni sui mandati retail e sottoscrizioni per 1,3 miliardi su quelli istituzionali.
Questa la fotografia, preliminare, diffusa stamani da Assogestioni, che evidenzia una raccolta superiore a 1,14 miliardi per il gruppo Intesa Sanpaolo (MI:ISP) - con Eurizon prima per raccolta netta con 1.267,8 milioni di euro - e di 964 milioni per Poste Italiane (MI:PST).
Da inizio anno il sistema ha catalizzato 79,5 miliardi - un dato in crescita del 43% rispetto ai 55,6 miliardi di fine 2016 - e il patrimonio al 30 settembre si attesta al nuovo record di 2.046 miliardi circa. Le gestioni collettive pesano un punto percentuale in più (50,5%) di quelle di portafoglio (49,5%).
Sul bilancio del mese dei fondi aperti incidono i riscatti sui monetari per 1,4 miliardi, mentre i flessibili vedono affluire due miliardi e accelerano a 490 milioni le sottoscrizioni degli azionari (da 184 milioni). Meno sostenuti i flussi verso i fondi bilanciati (a 827 milioni da 1,25 miliardi) e verso gli obbligazionari (a 735 da 1,35 miliardi).
A settembre le sottoscrizioni si distribuiscono in maniera più equilibrata fra fondi di diritto italiano (1,146 da 1,373 miliardi) e prodotti di diritto estero (1,469 miliardi da 3,552 miliardi).
Con afflussi per 333,8 milioni di euro, J.P. Morgan AM nel mese è la prima società di risparmio gestito estera non captive in termini di raccolta.