Di Ambar Warrick
Investing.com - La maggior parte delle valute asiatiche è in calo questo giovedì, mentre il dollaro ha recuperato le recenti in attesa dei dati sull’IPC USA.
Lo yuan è stato tra i peggiori performer della regione, con un calo dello 0,3%, dovuto all’affievolirsi delle speranze che il Paese allenti le sue severe misure anti-COVID nel breve termine.
I deboli dati economici pubblicati questa settimana hanno alimentato ulteriori preoccupazioni sulla seconda economia mondiale, che sta lottando per controllare la peggiore epidemia di COVID da maggio. Questo ha visto la reintroduzione di lockdown in diversi centri economici importanti.
Lo yen è salito leggermente rispetto al dollaro, ma la ripresa della valuta sembra essersi raffreddata con la ripresa del dollaro.
L’indice del dollaro è sceso dello 0,3%, ma ha conservato la maggior parte del rialzo dello 0,8% registrato mercoledì, in attesa dei dati sull’inflazione USA, in agenda nel corso della giornata. La lettura dovrebbe mostrare che le pressioni sui prezzi statunitensi sono rimaste inchiodate vicino ai massimi di 40 anni nel mese di ottobre, indicando che la Fed deve impegnarsi in una stretta monetaria molto maggiore per frenare l’inflazione.
Il dollaro si è comunque ritirato, mentre le valute asiatiche sono salite nelle ultime sedute sulla base della speculazione che la Fed ridurrà il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse.
Il presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato la scorsa settimana che, sebbene la banca prenderà in considerazione la possibilità di ridurre il ritmo dei rialzi dei tassi, i tassi d’interesse statunitensi rimarranno più alti più a lungo e probabilmente raggiungeranno un picco molto più alto di quanto inizialmente previsto.
Questo scenario probabilmente manterrà le valute asiatiche sotto pressione nel breve trmine. L’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti ha pesato tantissimo sulle valute asiatiche quest’anno, in quanto il divario tra il debito a rischio e quello a basso rischio si è ridotto.