Di Ambar Warrick
Investing.com – Valute asiatiche praticamente invariate questo venerdì, in un clima generale di cautela in vista del report sull’occupazione degli Stati Uniti, mentre la pressione del dollaro pesa dopo i segnali della Federal Reserve.
Fuori dal coro il won sudcoreano, in salita del 0,4%, nelle speranze che il governo sudcoreano continui a intervenire sui mercati valutari. Il won ha recuperato dai minimi di 13 anni questa settimana.
La valuta sudcoreana si avvia a chiudere la settimana in salita di circa il 2,6%, la migliore performance settimanale dal marzo 2020. Venerdì il governo sudcoreano si è impegnato a stabilizzare i mercati locali e a contenere l’inflazione.
Lo yen resta poco mosso intorno ai 145 contro il dollaro, anche se i dati hanno mostrato che spesa delle famiglie è diminuita ad agosto, indicando ulteriori sofferenze per la terza economia mondiale nei prossimi mesi. Anche il Giappone è alle prese con l’aumento dei prezzi delle materie prime e con un forte indebolimento dello yen quest’anno.
L’indice del dollaro ha recuperato le recenti perdite ed è stato scambiato intorno a 112,13.
L’attenzione è ora rivolta ai dati sull’ occupazione non agricola degli Stati Uniti in agenda per oggi. Si prevede una crescita costante del mercato del lavoro, che potrebbe dare margine alla Fed per un ulteriore aumento dei tassi di interesse.
Tuttavia, i dati di giovedì hanno mostrato che le richieste di sussidio di disoccupazione settimanale statunitense sono salite leggermente più del previsto, indicando una certa debolezza nel mercato del lavoro.
Le valute asiatiche hanno subito un forte calo quest’anno a causa della pressione esercitata dall’aumento dei tassi di interesse statunitensi e dal rafforzamento del biglietto verde. Si prevede che questa tendenza continuerà nei prossimi mesi, dato che la Fed non ha mostrato alcuna intenzione di ammorbidire la sua posizione.