QUETTA, Pakistan (Reuters) - Attacchi di militanti separatisti a stazioni di polizia, linee ferroviarie e autostrade nella provincia pakistana del Belucistan, uniti a operazioni di rappresaglia delle forze di sicurezza, hanno ucciso almeno 51 persone.
L'assalto più esteso degli ultimi anni da parte di gruppi etnici ribelli fa parte di uno sforzo in atto da decenni per ottenere la secessione della provincia sudoccidentale ricca di risorse, sede di importanti progetti a guida cinese come un porto strategico e una miniera di oro e rame.
"Questi attacchi sono un piano ben congegnato per creare l'anarchia in Pakistan", ha detto il ministro degli Interni Mohsin Naqvi, aggiungendo che le forze di sicurezza hanno ucciso 12 militanti nelle operazioni successive agli attacchi di ieri e oggi.
Il più grande degli attacchi ha preso di mira veicoli, dagli autobus ai camion merci, su un'autostrada principale, uccidendo almeno 23 persone, hanno riferito alcuni funzionari, e 35 veicoli sono stati dati alle fiamme.
Il traffico ferroviario con Quetta è stato sospeso in seguito alle esplosioni su un ponte ferroviario che collega la capitale provinciale al resto del Pakistan e su un collegamento ferroviario con il vicino Iran, ha detto il funzionario delle ferrovie Muhammad Kashif.
La polizia ha detto di aver trovato sei corpi non ancora identificati vicino al luogo dell'attacco al ponte ferroviario.
I militanti hanno preso di mira anche stazioni di polizia e di sicurezza nel Belucistan, la provincia più grande del Pakistan, uccidendo almeno 10 persone in un attacco, hanno riferito funzionari.
Il gruppo militante dell'Esercito di Liberazione del Belucistan (Bla) ha rivendicato gli episodi in una dichiarazione ai giornalisti che rivendica molti altri attacchi, tra cui uno a un'importante base paramilitare, anche se le autorità pakistane non hanno ancora confermato.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Sabina Suzzi)