(Reuters) - Quincy Jones, l'uomo conosciuto semplicemente come "Q", ha avuto un'enorme influenza sulla musica americana grazie al suo lavoro con artisti del calibro di Count Basie e Frank Sinatra, e ha rivoluzionato la musica pop attraverso la sua collaborazione con Michael Jackson.
Jones è morto ieri all'età di 91 anni, ha detto il suo ufficio stampa.
C'è stato ben poco che Jones non abbia fatto negli oltre 65 anni di carriera musicale. È stato trombettista, capobanda, arrangiatore, compositore, produttore e vincitore di 27 Grammy Awards.
Stacanovista in studio e virtuoso nella gestione di ego delicati, ha dato forma a registrazioni di icone del jazz come Miles Davis, ha prodotto per Sinatra e ha messo insieme l'ensemble di superstar che ha registrato nel 1985 il singolo per beneficenza "We Are the World", il brano più venduto dell'epoca.
Jones è stato anche un prolifico autore di colonne sonore e ha co-prodotto il film "Il colore viola" e la serie televisiva degli anni '90 "Willy, il principe di Bel-Air", che ha lanciato la carriera di Will Smith.
La cerchia di amici di Jones comprendeva alcuni dei personaggi più noti del XX secolo. Ha cenato con Pablo Picasso, ha incontrato Papa Giovanni Paolo II, ha aiutato Nelson Mandela a festeggiare il suo 90esimo compleanno e una volta si è ritirato su un'isola del Pacifico meridionale di proprietà di Marlon Brando per riprendersi da un esaurimento nervoso.
Tutto ciò che ha fatto è stato marchiato dal suo stile universale e innegabile. Il frontman degli U2 Bono ha definito Jones "la persona più cool che abbia mai incontrato".
I successi più duraturi di Jones sono stati ottenuti nella collaborazione con Michael Jackson. Hanno realizzato tre album iconici - "Off the Wall" nel 1979, "Thriller" nel 1982 e "Bad" nel 1987 - che hanno cambiato il panorama della musica popolare americana. "Thriller" ha venduto ben 70 milioni di copie e sei delle nove canzoni dell'album sono entrate nella Top 10 dei singoli.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)