(Reuters) - L'Agenzia europea del farmaco ha reso noto che sta investigando su alcuni episodi di malattie emorragiche riscontrati in pazienti che hanno ricevuto il vaccino anti-Covid di AstraZeneca PLC (LON:AZN) e che sta esaminando il vaccino Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) dopo alcuni casi di trombosi.
Se la casa farmaceutica svedese AstraZeneca è già nell'occhio del ciclone per un possibile legame con una forma rara di trombosi al cervello e all'addome e l'utilizzo del composto ha subito delle limitazioni, nel caso di J&J si tratta della comunicazione formale dell'indagine in merito al vaccino della casa farmaceutica statunitense.
L'Ema ha reso noto che quattro casi gravi di una forma rara di trombosi accompagnata da bassi livelli di piastrine, di cui uno letale, sono stati riscontrati in seguito alle vaccinazioni con il composto prodotto da Janssen, controllata di J&J.
L'agenzia ha comunicato inoltre che sono stati riscontrati cinque casi di sindrome di permeabilità capillare legati al vaccino di AstraZeneca. Questa malattia, in cui il sangue permea dai vasi più piccoli nei muscoli e nelle cavità del corpo, è caratterizzata da gonfiori e da un forte calo della pressione sanguigna.
Tuttavia l'Ema ha affermato che "a questo punto non è chiaro se ci sia una relazione causale" tra i vaccini e gli episodi riportati.
AstraZeneca non ha immediatamente risposto a una richiesta di commento.
J&J ha dichiarato che al momento non c'è un chiaro nesso causale tra gli eventi rari riportati e il vaccino Janssen e che sta lavorando a stretto contatto con esperti e regolatori nell'esame dei dati.
(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)