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ISRAELE: Oms chiede che vengano risparmiati ospedali a sud di Gaza

Pubblicato 12.12.2023, 13:55
Aggiornato 12.12.2023, 14:00
© Reuters. Logo dell'Organizzazione mondiale della sanità  a Ginevra. 2 febbraio 2023. REUTERS/Denis Balibouse/File Photo

(Reuters) - Il 7 ottobre Hamas ha sferrato un attacco contro Israele, a cui Tel Aviv ha risposto bombardando Gaza.

Di seguito gli aggiornamenti:

11,40 - Un funzionario dell'Organizzazione mondiale della sanità ha detto che solo 11, ovvero meno di un terzo, degli ospedali di Gaza sono ancora parzialmente funzionanti e ha chiesto che vengano mantenuti intatti.

"In soli 66 giorni il sistema sanitario è passato da 36 ospedali funzionanti a 11 ospedali parzialmente funzionanti - uno nel nord e 10 nel sud", ha detto Richard Peeperkorn, rappresentante dell'Oms per i Territori Palestinesi Occupati, durante un incontro con la stampa delle Nazioni Unite in collegamento video da Gaza.

"Non possiamo permetterci di perdere strutture sanitarie o ospedali", ha detto Peeperkorn. "Speriamo e supplichiamo che questo non accada".

11,30 - A Rafah, città nel sud della Striscia di Gaza al confine con l'Egitto, gli operatori sanitari hanno detto che 22 persone, compresi bambini, sono state uccise in un attacco aereo israeliano sferrato durante la notte contro alcune abitazioni. I soccorritori stanno cercando altre vittime sotto le macerie.

I residenti hanno riferito che i bombardamenti su Rafah, dove questo mese l'esercito israeliano ha ordinato alla popolazione di mettersi in salvo, sono stati tra i più intensi degli ultimi giorni.

A Khan Younis, la principale città nel sud di Gaza, i residenti hanno detto che gli attacchi dei carri armati si sono concentrati sul centro della città. Un residente ha detto che questa mattina i carri armati erano operativi nella strada dove si trova la casa di Yahya Al-Sinwar, leader di Hamas, a Gaza. Secondo gli operatori sanitari due persone sono state uccise durante la notte in città.

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7,40 - La fame sta dilagando tra i palestinesi nella striscia di Gaza sotto assedio, secondo alcune agenzie umanitarie, mentre l'Assemblea generale delle Nazioni unite si prepara a votare un cessate il fuoco immediato nel conflitto iniziato due mesi fa tra Israele e Hamas.

Altre centinaia di civili sono morti da quando venerdì gli Stati Uniti hanno imposto un veto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza che chiedeva un cessate il fuoco.

La maggior parte dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza sono stati cacciati dalle proprie case e i residenti hanno detto che è impossibile trovare rifugio o cibo. Secondo il Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni unite metà delle popolazione sta morendo di fame.

"La fame tormenta tutti", ha postato su X l'Unrwa, l'agenzia Onu responsabile per i rifugiati palestinesi.

Gli abitanti di Gaza hanno detto che le persone forzate a scappare stavano morendo di fame e freddo oltre che per i bombardamenti e hanno parlato di assalto ai camion con gli aiuti e di prezzi altissimi.

È probabile che i 193 membri dell'Assemblea generale approvino oggi la bozza di una risoluzione che ricalca il linguaggio di quella che bloccata dagli Stati Uniti nel Consiglio di sicurezza di 15 membri la settimana scorsa.

Le risoluzioni dell'Assemblea generale non sono vincolanti ma hanno peso politico e riflettono le posizioni globali.

Alcuni diplomatici e osservatori pensano che il voto raccoglierà maggiore sostegno rispetto alla richiesta di ottobre di una "tregua umanitaria immediata, durevole e sostenuta".

Aggiornamenti lunedì 11 dicembre

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(Tradotto da redazione Danzica, editing redazione Milano/Roma)

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