Investing.com – Sono sempre di più le banche che stanno adeguando le proprie offerte all’aumento dei tassi d’interesse. Sui conti deposito, infatti, è ora possibile ottenere interessi superiori al 4%. In alcuni casi, si tratta di rendimenti che battono i titoli di Stato e che se la giocano con le obbligazioni societarie di alta qualità.
Inoltre, a differenza della liquidità, i prezzi dei titoli obbligazionari possono salire e scendere. Allora la domanda sorge spontanea, in un momento come questo, conviene davvero investire in obbligazioni?
Secondo Duncan Lamont, head of Strategic research di Schroders (LON:SDR), le ragioni a favore dei bond sono principalmente due: il lungo periodo e la possibilità di un peggioramento economico. Vediamo più nel dettaglio l’analisi dell’esperto.
1. Il breve periodo vs. il lungo periodo
“La liquidità ora rende il 4%, ma a quanto ammonterà il rendimento tra un anno, o tra cinque anni? - si chiede Lamont - Lasciare il proprio denaro nei conti correnti o nei conti deposito significa esporsi a ciò che le banche centrali decideranno di fare sui tassi d’interesse in futuro (cosiddetto rischio di reinvestimento). E non si prevede che i tassi d’interesse attuali rimangano tali sul lungo periodo, anche se è improbabile che tornino ai livelli bassissimi degli ultimi anni. Ad esempio, l’aspettativa mediana del Rate Setting Committee della Federal Reserve statunitense è che il tasso di riferimento sia del 2,5% nel lungo periodo. Si tratta di una percentuale molto inferiore all’attuale intervallo 5,25-5,5%”.
Al contrario, prosegue l’analista, “acquistando obbligazioni e portandole a scadenza, si può bloccare il tasso di interesse corrente anche nel lungo periodo (assumendo che l’emittente non vada in default, il che è storicamente ragionevole per i titoli di Stato e le obbligazioni societarie di alta qualità). Il prezzo può oscillare nel breve periodo, ma questo è meno importante se si investe a lungo termine”.
Inoltre, “Le obbligazioni offrono una maggiore certezza di rendimento a lungo termine rispetto alla liquidità, oltre a presentare tassi di rendimento maggiori. È possibile ottenere circa il 6,5% su obbligazioni societarie statunitensi di alta qualità con una scadenza media di dieci anni. Per gli investitori che non vogliono vincolare il proprio denaro per un periodo così lungo, è possibile ottenere il 6,2% con obbligazioni societarie con una scadenza media a tre anni. Chi è disposto ad assumersi un rischio maggiore può ottenere circa il 9,5% nel debito ad alto rendimento, con scadenza media a cinque anni, e nel debito dei mercati emergenti, con scadenza media a 12 anni”.
Anche un approccio “attendista” potrebbe far perdere opportunità secondo Lamont. “I mercati sono orientati al futuro e quando le banche centrali ridurranno significativamente i tassi, anche i rendimenti obbligazionari saranno probabilmente più bassi di quelli attuali”.
2. Rischio di recessione
Il secondo rischio che gioca a favore delle obbligazioni è quello di recessione. “Se le cose si complicassero sul fronte economico, è probabile che le banche centrali ridurranno i tassi d’interesse per stimolare la domanda. In tal caso - osserva il manager di Schroders -, i tassi di interesse sui depositi li seguiranno al ribasso. Questo porterà probabilmente anche a un calo dei rendimenti obbligazionari, poiché il mercato inizierà a prezzare i tagli dei tassi. I prezzi dei titoli di Stato aumenteranno. Anche se le banche centrali decideranno di non tagliare i tassi, ad esempio se continueranno a temere l’inflazione, l’acquisto di beni rifugio potrebbe far salire i rendimenti dei titoli di Stato”.
D’altra parte, l’incertezza economica potrebbe giocare a favore dei rendimenti delle obbligazioni societarie. “In questo scenario – prosegue Lamont - gli investitori probabilmente chiederanno un premio maggiore per concedere prestiti alle imprese, data l’incertezza economica. I rendimenti delle obbligazioni societarie non scenderanno quanto quelli dei titoli di Stato e potrebbero addirittura aumentare. Questo rischio è minore per le obbligazioni societarie di qualità superiore rispetto al più rischioso debito ad alto rendimento (high yield)”.
Conclusioni
In sostanza, secondo il manager anche se molti investitori sono stati attratti dal fascino degli alti tassi di interesse sui conti deposito, si tratta purtroppo di una prospettiva a breve termine. “Per chi guarda più lontano, - conclude - le obbligazioni possono garantire rendimenti più elevati per un periodo più lungo, senza dover assumere un rischio di credito elevato”.
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