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Accordo fatto tra UBS e Credit Suisse ma sul mercato è panic-selling

Pubblicato 20.03.2023, 09:07
© Reuters.
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Di Alessandro Albano

Investing.com - UBS (NYSE:UBS) ha accettato di acquisire Credit Suisse Group (NYSE:CS) per 3,24 miliardi di dollari, in quello che la stessa UBS ha definito un "salvataggio d'emergenza", ma per ora questo non è sufficiente per gli investitori, che poi stanno chiedendo quali possono essere gli effetti del deal e l'azzeramento dei bond AT1 di CS sul mercato.

Le due dirette interessate stanno registrando perdite importanti nel pre-market di Wall Street, con UBS in calo del 13% mentre Credit Suisse sta crollando del 60%

A Milano, Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) e UniCredit (BIT:CRDI) registrano ribassi del 5% e 6,7%, a Londra Barclays (LON:BARC) cede l'8%, a Francoforte Deutsche (ETR:DBKGn) perde il 10%, mentre a Madrid BBVA (BME:BBVA) cala del 5%.

Oltre alla valutazione attribuita a Credit Suisse, lontana dagli 8 miliardi di dollari di capitalizzazione alla chiusura di venerdì, preoccupa l'annullamento di valore dei 16 miliardi di obbligazioni AT1, una misura voluta dall'authority svizzera Finma per convincere UBS a portare avanti l'accordo.

Ricordiamo che, secondo i termini dell’accordo, gli azionisti di Credit Suisse riceveranno 1 azione UBS per ogni 22,48 azioni Credit Suisse possedute.

Un'operazione, definita dal presidente di UBS Colm Kelleher come "un salvataggio d’emergenza che preserverà il valore rimasto nell’azienda, limitando al contempo la nostra esposizione al ribasso”.

In un comunicato stampa, la Banca nazionale svizzera ha dichiarato che “con l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS è stata trovata una soluzione per garantire la stabilità finanziaria e proteggere l’economia svizzera in questa situazione eccezionale”.

L'accordo, almeno per ora, non ha liberato il campo dalle preoccupazioni per un rischio sistemico bancario, ma per Ipek Ozkardeskaya, analista senior di Swissquote Bank, "le prossime ore di contrattazioni ci daranno un quadro più preciso per capire se la crisi è contenuta".

"In teoria, non c'è motivo per cui la crisi di Credit Suisse si estenda, dato che quello che ha innescato l'ultimo terremoto per Credit Suisse è stata una crisi di fiducia, che non riguarda Ubs, una banca al di fuori delle turbolenze, che ha, inoltre, ampia liquidità e garanzie da parte della Bns e del governo", ha detto l'analista.

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