Investing.com - Il prezzo del gas naturale USA inizia la settimana con un crollo questo lunedì, scendendo al minimo di due settimane per via di un clima insolitamente mite per il mese di dicembre.
Il gas naturale con consegna a gennaio sul New York Mercantile Exchange crolla di 5,5 centesimi, o del 2,54% a 2,131 dollari per milione di BTU negli scambi della mattinata statunitense. Precedentemente il prezzo è crollato a 2,105 dollari, il minimo dal 23 novembre.
Il gas naturale è crollato di 2,6 centesimi, o dell’1,17% la scorsa settimana. Il prezzo del combustibile di solito sale in vista dell’inverno dal momento che le temperature più fredde fanno aumentare la domanda della materia prima. Tuttavia le temperature miti durante l’autunno e l’inizio dell’inverno pesano sulla domanda ed hanno scatenato i timori per un eccesso di scorte facendo crollare il prezzo al minimo pluriannuale di circa 2 dollari per milione di BTU alla fine di ottobre.
La stagione che va da novembre a marzo rappresenta il picco della domanda per il consumo di gas statunitense.
Intanto, la U.S. Energy Information Administration ha reso noto che le scorte di gas naturale sono scese di 53 miliardi di piedi cubici la scorsa settimana, rispetto ai 51 miliardi previsti.
La settimana precedente le scorte sono aumentate di 9 miliadi di piedi cubici, mentre nella stessa settimana dello scorso anno è stata registrata una riduzione di 22 miliardi di piedi cubici; la media quinquennale per questo periodo dell’anno è pari ad un calo di 50 miliardi di piedi cubici.
Il totale delle scorte di gas naturale USA relativo alla scorsa settimana ammonta a 3,956 mila miliardi di piedi cubici, il 13,7% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ed il 6,2% in più rispetto alla media quinquennale per questo periodo dell’anno.
La scorsa primavera le scorte sono state il 55% al di sotto della media quinquennale, segnale che i produttori hanno reagito alla domanda eccezionale dello scorso inverno.
Le scorte di gas in genere aumentano durante i caldi mesi estivi mentre tendono a ridursi in inverno, dal momento che le temperature basse fanno salire la richiesta del combustibile.
Il prossimo report sulle scorte dell’EIA è previsto per giovedì 10 novembre e dovrebbe mostrare un calo di circa 60 miliardi di piedi cubici per la settimana terminata il 4 dicembre.
Nella stessa settimana dello scorso anno è stato registrato un calo di 51 miliardi di piedi cubici, mentre la media quinquennale per questo periodo dell’anno prevede una riduzione di 79 miliardi di piedi cubici.
Intanto sul Nymex, il greggio con consegna a gennaio crolla di 1,09 dollari, o del 2,71% a 38,88 dollari al barile, mentre il {8988|petrolio da riscaldamento}} con consegna a gennaio registra un crollo dell’1,96% a 1,316 dollari a gallone.