Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa) ha annunciato martedì pomeriggio la morte del vicepresidente Charlie Munger. Aveva 99 anni.
La società ha dichiarato di essere stata informata dai membri della famiglia di Munger che è morto serenamente questa mattina in un ospedale della California.
"La Berkshire Hathaway non avrebbe potuto raggiungere lo stato attuale senza l'ispirazione, la saggezza e la partecipazione di Charlie", ha dichiarato Warren Buffett, CEO della Berkshire Hathaway.
Munger è stato a lungo considerato il braccio destro di Buffett.
Il percorso di Munger, dal lavoro per il nonno di Buffett durante la Grande Depressione fino a diventare il partner indispensabile di Buffett alla Berkshire Hathaway per oltre quattro decenni, ha rappresentato una straordinaria alleanza commerciale. Nonostante le differenze di stile e di appartenenza politica, la loro partnership ha prosperato, trasformando la Berkshire in una potenza multimiliardaria.
Noto per il suo spirito acre e le sue intuizioni, Munger, chiamato affettuosamente Charlie, completava l'ottimismo di Buffett con osservazioni acute sugli investimenti e sulla natura umana.
La loro unione, nata nel 1975 alla Berkshire, ha ridefinito le strategie di investimento: Munger ha influenzato Buffett a concentrarsi sull'acquisto di aziende eccezionali a prezzi ragionevoli, ampliando gli orizzonti di Buffett oltre gli insegnamenti di Graham.
Soprannominato "Oracle di Pasadena" dai suoi ammiratori, la saggezza di Munger è stata condivisa alle riunioni annuali della Berkshire e attraverso le sue iniziative di investimento, lasciando un'eredità non solo in campo finanziario ma anche nella filantropia, nella vita modesta e in un profondo scetticismo nei confronti di tendenze effimere come i social media, le criptovalute e l'intelligenza artificiale.
La morte di Munger ricorda agli investitori che Buffett ha 93 anni.