L'azionario dell'area Asia-Pacifico prende una pausa di riflessione in attesa delle decisioni del consiglio della Federal Reserve, che si concluderà mercoledì dopo una due giorni di lavori, e che potrebbe decidere un aumento dei tassi americani.
L'indice MSCI intorno alle 7,55 cala dello 0,27% a 552,46 punti. TOKYO ha chiuso a in flessione dello 0,32%.
SHANGHAI e HONG KONG si muovono in linea in territorio negativo scontando in anticipo l'aumento dei tassi americani che si potrebbe riflettere sull'import dalla Cina. L'indice delle blue-chip cinesi perde lo 0,56% e le azioni delle società che producono beni di consumo guadagnano ancora, dopo il balzo di ieri, lo 0,27%.
Appesantiscono il listino cinese i titoli di Air China giù del 4,96%, seguita da Sanjiang Shopping Club in calo del 4,78% e Datang Telecom (MI:TLIT) Technology che lascia sul terreno il 4,01%.
SINGAPORE, flette in linea con le altre borse dell'area.
SEUL spinta al ribasso dalle vendite provenienti dagli investitori esteri.
A SIDNEY il mercato rimane stabile e in moderata crescita per la quarta seduta consecutiva con i titoli minerari e dell'energia che crescono in conseguenza dell'aumento delle materie prime e del barile. Il rialzo delle quotazioni per acciaio e rame si è riversato sui titoli di alcuni giganti del settore: le azioni di BHP sono aumentate dell'1,7%, quelle di uno di maggiori concorrenti, la Rio Tinto (LON:RIO), hanno guadagnato l'1,1%.
MUMBAI cala in conseguenza dell'aumento di prezzi petroliferi che fa scattare le preoccupazioni per una ripresa dell'inflazione. La settimana scorsa la banca centrale indiana ha confermato i tassi di riferimento al 6%, ma ha anche apertamente ammorbidito la propria posizione sull'aumento dei prezzi dicendo che il rischio è "equamente distribuito".