NEW YORK (Reuters) - In apertura di seduta sulla piattaforma Usa prosegue la dinamica positiva che mantiene il dollaro in prossimità del massimo degli ultimi nove mesi a livello di indice nei confronti delle prime sei controparti ponderate per il commercio.
** Si mette intanto in evidenza la spiccata debolezza del cambio cinese: negli scambi offshore inaugurati nel 2010 la valuta scivola al minimo della serie fino a 6,7882 per dollaro.
** Gli ultimi commenti degli esponenti Fed rendono sempre più concreta l'ipotesi di una stretta sui tassi a dicembre, come dice anche il movimento al rialzo dei rendimenti sui governativi.
** Rispetto a fine settembre, in poco più tre settimane lo yuan ha lasciato sul terreno oltre 1,5% nei confronti del biglietto verde. Le oscillazioni della valuta cinese sono comunque molto contenute in paragone a quelle seguite alla svalutazione di agosto da parte della banca centrale.
** "Difficilmente l'apprezzamento del dollaro sarà marcato come in passato" osserva l'analista per i cambi Bnp Paribas Sam Lynton-Brown.
"Dal momento che si sta deprezzando lo yuan cinese, che nel paniere Fed ha una ponderazione piuttosto elevata, è probabile che la banca centrale eviti un tono troppo 'hawkish' che darebbe ulteriore spinta al dollaro" aggiunge.