FRANCOFORTE (Reuters) - Le autorità bancarie globali hanno rimandato l'incontro per l'approvazione di nuove regole patrimoniali finalizzate a evitare una ripetizione della crisi finanziaria, secondo quanto annunciato dalla Banca dei Regolamenti Internazionali.
I governatori delle banche centrali e i capi della vigilanza di circa 30 paesi avrebbero dovuto incontrarsi l'8 gennaio per approvare nuove regole su quanto capitale le banche debbano accantonare per prestiti e altri asset.
"C'è bisogno di più tempo per finalizzare una parte del lavoro, tra cui calibrazione definitiva del quadro", dice il Comitato di Basilea sul sito web della Bri.
"Una riunione del GHOS (Group of Central Bank Governors and Heads of Supervision), originariamente programmata per inizio gennaio, è quindi stata rimandata. Il Comitato dovrebbe completare il lavoro nel prossimo futuro".
La riforma di Basilea III (nota anche come Basilea IV) si è mostrata divisiva. I regolatori europei temono infatti che la richiesta di requisiti patrimoniali più stringenti per le banche potrebbe frenare i prestiti, prima fonte di finanziamento delle aziende.
Fonti vicine alla situazione hanno riferito a Reuters che lo scoglio principale è la individuazione del livello minimo di capitale necessario alle banche a prescindere dai singoli modelli usati da ciascuna.
Deutsche Bank, per esempio, utilizza i suoi modelli, e non quello standard, per determinare i buffer di capitale richiesti.
Queste divisioni hanno impedito che nell'appuntamento in Cile si portassero a termine entro il 2016 le nuove regole sul capitale utilizzate dagli istituti di credito nei principali centri finanziari del mondo.