(ANSA) - ROMA, 7 MAG - L'estensione della platea dei beneficiari del reddito di inclusione potrebbe risultare "ancora limitata" rispetto al numero dei nuclei in povertà assoluta, pari nel 2015, secondo l'Istat, a quasi 1,6 milioni. Lo afferma l'Upb nel Rapporto sulla programmazione 2017, sottolineando che le stime del Gruppo di lavoro sul reddito minimo del Ministro del Lavoro quantificano tra 5 e 7 miliardi il costo di una misura in grado di risollevare la totalità delle famiglie in povertà assoluta. Per il Rei il Def stanzia 1,2 miliardi nel 2017 e 1,7 nel 2018 a favore di 400.000 famiglie.
La nuova misura di contrasto alla povertà, sottolinea l'Autorità, si innesta in un sistema "ancora caratterizzato da una pluralità di misure condizionate alla prova dei mezzi, che presentano criteri di accesso disomogenei. Un assetto che negli anni della crisi, soprattutto per la popolazione che non beneficia di trattamenti pensionistici, si è dimostrato insufficiente a ridurre i rischi di povertà sulle fasce più deboli della popolazione".