Investing.com – Il dollaro è sceso venerdì al minimo di 7 giorni contro il dollaro canadese, l’annuncio di nuove misure per combattere la crisi del debito della zona euro ha fatto scendere il biglietto verde.
Il cambio USD/CAD ha toccato 1,0162 venerdì, il minimo dal 20 giugno, successivamente il cambio si è attestato a 1,0162 , alla chiusura degli scambi, giù dell’1,01% sulla settimana alla chiusura dei mercati.
Supporto a 79,12, minimo di venerdì e resistenza a 1,0103, massimo del 17 maggio e resistenza a 1,0340, massimo dello scorso venerdì.
I mercati si sono ripresi dopo che i leader UE hanno convenuto di utilizzare i fondi per il salvataggio internazionale per supportare direttamente le banche, senza pesare ulteriormente sul debito nazionale.
Oltre alla ricapitalizzazione diretta delle banche spagnole, i fondi per il salvataggio nella zona euro acquisteranno debito per contenere i rendimenti.
I leader UE hanno convenuto di devolvere 120 miliardi di euro di stimolo pe rincoraggiare la crescita e creare occupazione.
Annunciando l’accordo, il Presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy ha definito l’accordo una “svolta” che romperà il “circolo vizioso” tra banche e governi nazionali.
In seguito all’annuncio, il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è rientrato al 6,32%, dopo aver superato la soglia critica del 7% giovedì, mentre il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è rientrato sotto il 6%.
Un report dell’Università del Michigan ha mostrato che l’indice di fiducia del consumatori USA a giugno è sceso a 73,2 contro i 74,1 del mese precedente, deludendo le aspettative per un aumento a 74,2.
Un secondo report ha mostrato che l’indice dell’attività manifatturiera di Chicago è salito a 52,9 a giugno, dal 52,7 di maggio, contro le aspettative di una lettura a 52,8.
Il report è arrivato dopo i dati ufficiali che hanno mostrato un calo della spesa personale negli USA invariata a maggio, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%.
Intanto i dati ufficiali hanno mostrato che la crescita economica in Canada è salita più del previsto ad aprile. Statistic Canada ha dichiarato che il PIL è salito dello 0,3%, contro le aspettative di un aumento dello 0,2% ed in seguito ad un aumento dello 0,1% a marzo.
Il loonie ha tovato il supporto dai futures del greggio con consegna ad agosto, a 85,02 dollari al barile sul New York Mercantile Exchange, alla chiusura di venerdì.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno il vertice della BCE fissato per questo giovedì, nelle aspettative verso un taglio degli interessi per supportare l’economia altalenate della zona euro.
I mercati statunitensi saranno chiusi mercoledì, per la Giornata dell’Indipendenza, mentre il paese rilascerà i dati sulle buste paga non agricole venerdì, dopo i deludenti dati di giugno che avevano gettato timori sulla ripresa USA.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 2 luglio
Negli Stati Uniti l’ISM produrrà un report sul settore manifatturiero.
I mercati canadesi saranno chiusi per festa nazionale.
Martedì 3 luglio
Gli Stati Uniti rilasceranno un report sugli ordinativi industriali, un indicatore importante della produzione.
Mercoledì 4 luglio
I mercati statunitensi saranno chiusi per la Giornata dell’Indipendenza.
Giovedì 5 luglio
Negli Stati Uniti, l’azienda di elaborazione buste paga ADP rilascerà una relazione sulle buste paga del settore non agricolo, seguiti dai sulle richieste di sussidio di disoccupazione. L’ISM produrrà un report sul settore dei servizi, ed infine saranno rilasciati di dati sulle scorte di petrolio greggio.
Venerdì 6 luglio
Il Canada pubblicherà i dati ufficiali sulle concessioni edilizie, un segnale indicativo dell’attività di costruzione futura, seguiti dai dati sull’occupazione e sul tasso di disoccupazione. Il paese produrrà inoltre il report PMI del Richard Ivey School of Business.
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati sull’occupazione non agricola, nonché i dati sul tasso di disoccupazione ed i guadagni orari, un indicatore importante dell’inflazione.
Il cambio USD/CAD ha toccato 1,0162 venerdì, il minimo dal 20 giugno, successivamente il cambio si è attestato a 1,0162 , alla chiusura degli scambi, giù dell’1,01% sulla settimana alla chiusura dei mercati.
Supporto a 79,12, minimo di venerdì e resistenza a 1,0103, massimo del 17 maggio e resistenza a 1,0340, massimo dello scorso venerdì.
I mercati si sono ripresi dopo che i leader UE hanno convenuto di utilizzare i fondi per il salvataggio internazionale per supportare direttamente le banche, senza pesare ulteriormente sul debito nazionale.
Oltre alla ricapitalizzazione diretta delle banche spagnole, i fondi per il salvataggio nella zona euro acquisteranno debito per contenere i rendimenti.
I leader UE hanno convenuto di devolvere 120 miliardi di euro di stimolo pe rincoraggiare la crescita e creare occupazione.
Annunciando l’accordo, il Presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy ha definito l’accordo una “svolta” che romperà il “circolo vizioso” tra banche e governi nazionali.
In seguito all’annuncio, il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è rientrato al 6,32%, dopo aver superato la soglia critica del 7% giovedì, mentre il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è rientrato sotto il 6%.
Un report dell’Università del Michigan ha mostrato che l’indice di fiducia del consumatori USA a giugno è sceso a 73,2 contro i 74,1 del mese precedente, deludendo le aspettative per un aumento a 74,2.
Un secondo report ha mostrato che l’indice dell’attività manifatturiera di Chicago è salito a 52,9 a giugno, dal 52,7 di maggio, contro le aspettative di una lettura a 52,8.
Il report è arrivato dopo i dati ufficiali che hanno mostrato un calo della spesa personale negli USA invariata a maggio, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%.
Intanto i dati ufficiali hanno mostrato che la crescita economica in Canada è salita più del previsto ad aprile. Statistic Canada ha dichiarato che il PIL è salito dello 0,3%, contro le aspettative di un aumento dello 0,2% ed in seguito ad un aumento dello 0,1% a marzo.
Il loonie ha tovato il supporto dai futures del greggio con consegna ad agosto, a 85,02 dollari al barile sul New York Mercantile Exchange, alla chiusura di venerdì.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno il vertice della BCE fissato per questo giovedì, nelle aspettative verso un taglio degli interessi per supportare l’economia altalenate della zona euro.
I mercati statunitensi saranno chiusi mercoledì, per la Giornata dell’Indipendenza, mentre il paese rilascerà i dati sulle buste paga non agricole venerdì, dopo i deludenti dati di giugno che avevano gettato timori sulla ripresa USA.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 2 luglio
Negli Stati Uniti l’ISM produrrà un report sul settore manifatturiero.
I mercati canadesi saranno chiusi per festa nazionale.
Martedì 3 luglio
Gli Stati Uniti rilasceranno un report sugli ordinativi industriali, un indicatore importante della produzione.
Mercoledì 4 luglio
I mercati statunitensi saranno chiusi per la Giornata dell’Indipendenza.
Giovedì 5 luglio
Negli Stati Uniti, l’azienda di elaborazione buste paga ADP rilascerà una relazione sulle buste paga del settore non agricolo, seguiti dai sulle richieste di sussidio di disoccupazione. L’ISM produrrà un report sul settore dei servizi, ed infine saranno rilasciati di dati sulle scorte di petrolio greggio.
Venerdì 6 luglio
Il Canada pubblicherà i dati ufficiali sulle concessioni edilizie, un segnale indicativo dell’attività di costruzione futura, seguiti dai dati sull’occupazione e sul tasso di disoccupazione. Il paese produrrà inoltre il report PMI del Richard Ivey School of Business.
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati sull’occupazione non agricola, nonché i dati sul tasso di disoccupazione ed i guadagni orari, un indicatore importante dell’inflazione.