MILANO (Reuters) - Chiusura in rialzo per il secondario italiano che ha visto in seduta il tasso del decennale di riferimento scendere al di sotto del 2%, fino a 1,984%, e lo spread stringersi fino a 165 punti base.
Sul mercato domina comunque l'attesa del meeting Bce di giovedì. Secondo le attese, Francoforte potrebbe cominciare a dare i primi dettagli concreti su come si svolgerà, dopo la fine dell'anno, il processo di progressiva riduzione del Qe. Tuttavia, l'attuale forza dell'euro potrebbe far slittare le decisioni rilevanti sul futuro del quantitative easing, o comunque orientare la banca centrale verso un percorso di riduzione del programma il più graduale possibile.
Giovedì sarà anche l'ultima seduta prima del 'roll-over' dei future che, a dire dei trader, porterà probabilmente un certo movimento in termini di volumi.
Continua a generare tensione la situazione nordcoreana. La Corea del Sud ha annunciato un'intesa con gli Stati Uniti per aumentare gittata e capacità di carico dei suoi missili balistici in modo da colpire con maggiore efficacia la Corea del Nord se dovesse esplodere un conflitto. Fonti del governo di Seul ritengono infatti che siano possibili nuove provocazioni di Pyongyang, nonostante l'isolamento internazionale e l'imminenza di nuove sanzioni Onu.
La preoccupazione raggiunge anche l'Europa, col ministro della Difesa francese che ha oggi lanciato l'allarme sul fatto che la Corea del Nord potrebbe realizzare missili balistici in grado di raggiungere l'Europa prima di quanto ci si possa attendere.
In una settimana di inattività sul versante del primario per l'Italia, che la scorsa settimana ha visto un'offerta di nuova carta italiana per oltre 16,5 miliardi di euro in occasione delle aste di fine mese, si attivano invece domani la Germania, con l'offerta di 3 miliardi di Bobl scadenza ottobre 2022, e la Grecia con 1 miliardo di titoli Stato a 13 settimane.