Investing.com - Ancora una giornata difficile a Piazza Affari con i titoli petroliferi in sofferenza in un contesto già negativo. Il Ftse Mib cede oltre l’1%, in scia con le altre borse europee, sui timori di un nuovo blocco dell’amministrazione Trump e i rendimenti dei titoli di Stato decennali, ai massimi da 4 anni.
Tra i peggiori del principale indice di Piazza Affari spicca Saipem (MI:SPMI) che cede il 3,38% seguito da Tenaris (MI:TENR) in calo del 3,05%. Male anche Eni (MI:ENI) (-1,89%) nonostante l’annuncio di una nuova scoperta di gas nel Blocco 6, nell’offshore di Cipro, attraverso il pozzo Calypso 1.
I petroliferi sono appesantiti dal calo del prezzo del petrolio che oggi cede lo 0,84%, allontanandosi dei massimi delle settimane scorse. Debole anche il Brent, in calo dello 0,73% a 65,03 dollari al barile.
Non sembrano sostenere il prezzo del greggio, dunque, i dati diffusi dall’Api nel corso di martedì scorso, con le scorte in calo rispetto al previsto, confermati anche da quelli di ieri dell'EIA. A penalizzare il prezzo del petrolio è la crescita della produzione statunitense, con l’output che è cresciuto di un milione di barili al giorno arrivando a circa 10 milioni.