Solo piccoli ritocchi ai portafogli per affrontare quello che per Karen Ward di J.P. Morgan Asset Management sarà l’anno della riconvergenza verso il basso delle economie sviluppate
Strano anno questo 2018 che si avvia alla conclusione. C’erano le condizioni perché fosse favorevole agli investimenti, con l’economia Usa a far da locomotiva, l’inflazione sotto controllo e un aumento graduale dei tassi da parte della Fed, e invece le uniche classi di attivo a salvarsi sono state le azioni e le obbligazioni denominate in dollari. E il 2019? Karen Ward, Chief Market Strategist per la regione EMEA di J.P. Morgan Asset Management nel suo “Prospettive per gli investimenti nel 2019” ritiene che sarà un anno di “riconvergenza”, le economie dei paesi sviluppati e anche gli utili societari convergeranno su tassi di crescita più bassi.
LA POLITICA COMMERCIALE USA PORTERÀ A UN RITMO PIÙ DEBOLE DELLA CRESCITA
I tagli fiscali come quelli effettuati negli Usa generalmente generano effetti più duraturi, ma l’incertezza geo-politica sta portando le aziende di tutto il mondo a rinviare gli investimenti; non si ripeterà quindi la brillante performance dell’economia Usa, la crescita si ridurrà fino a meno del 2% entro la fine del 2019. Per quanto riguarda l‘Europa, le stime sono di una crescita intorno all’1,5% per gran parte dell’anno...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da J.P. Morgan Asset Management