Insight su cosa ci aspetta e cosa potrebbe sorprenderci nelle economie e sui mercati. Trimestrali dei big di Wall Street, il “peso” di Amazon (NASDAQ:AMZN) e il 2019 che si lascia alle spalle anche il problema della lira turca.
TRIMESTRALI IN ARRIVO, EUROPA ANCORA DOPPIATA DAGLI USA
Parte con qualche grosso nome dei tecnologici, come Micron Technology (NASDAQ:MU) e Netflix (NASDAQ:NFLX), ma soprattutto con le grandi banche di Wall Street la stagione delle trimestrali americane con Citi, JPMorgan (NYSE:JPM) e Wells Fargo (NYSE:WFC) che in settimana pubblicano i risultati degli ultimi 3 mesi del 2018. Anche se non siamo ai livelli europei, le banche sono le grandi ritardatarie dell’azionario americano, penalizzate più di qualsiasi altro settore economico dalla lunghissima stagione dei tassi negativi, che hanno praticamente cancellato il margine del loro core business. Le americane si rifanno con l’investment banking, in cui spadroneggiano a livello globale, mentre le europee sono sempre più tagliate fuori dall’unico business con cui si fanno quattrini da un impianto regolatorio soffocante. Vediamo se il ritorno a tassi positivi in America si fa sentire nelle trimestrali, non tanto in termini di utili attuali ma di guidance. In generale gli utili delle trimestrali dello S&P 500 sono attesi in rialzo del 14,5%, in rallentamento dal 28,4% di crescita del terzo trimestre. In Europa gli utili per azione dello STOXX 600 sono attesi in crescita della metà, il 7,1%. Il che spiega come mai Reuters stima che le azioni europee vengano scambiate a sconto di circa il 40% rispetto alle americane...
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** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge