MILANO (Reuters) - L'Italia risponderà ai rilievi Ue sul debito citando, fra i fattori rilevanti, innanzitutto la crisi economica.
Lo ha detto, in un'intervista a Il Sole 24 Ore, il ministro dell'Economia Giovanni Tria, ribadendo che non si aspetta che venga chiesta al governo una manovra correttiva.
Di fronte al ritorno di ipotesi, in seno alla coalizione di governo, di sfiorare o addirittura superare il limite Ue di un rapporto deficit/Pil del 3%, Tria ha sottolineato che "il 3% non è mai stato davvero in discussione".
Il ministro ha puntualizzato che una riforma fiscale non si può fare a deficit.
"Si può aumentare il disavanzo per un provvedimento fiscale temporaneo, nato da precise ragioni congiunturali, ma non per una riforma strutturale", ha detto.
Tria ha infine confermato l'obiettivo di privatizzazioni per 18 miliardi aggiungendo che "se quest'ultimo non sarà raggiunto, bisognerà pensare a qualche altra misura per lo stesso scopo".