ROMA (Reuters) - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha detto oggi che per risolvere il conflitto in Siria non serve bombardare ma bisogna puntare sulla "fatica" di una vera politica estera europea che ancora stenta a trovare un suo profilo.
"Se qualcuno immagina di risolvere il problema della Siria dicendo: 'stamattina mi alzo e decido che facciamo bombardamenti lì', auguri e in bocca al lupo... ma la Libia sta lì", ha detto il premier, durante un'audizione in aula alla Camera in vista del Consiglio europeo di domani e venerdì, con riferimento alle consguenze delle scelte "interventiste" fatte in passato da Paesi Ue in Libia.
"Non si risolvono i problemi internazionali con occasioni spot [...]. Occorre fare la fatica della politica estera, perché è una fatica", ha sottolineato Renzi, lamentando la scarsa visione strategica dell'Europa in questi anni. "Bisogna riconoscersi come titolari di una visione ed essere capaci di stare dentro tutte le partite", ha aggiunto, in riferimento anche all'esclusione dell'Italia, negli anni scorsi, dal tavolo 5+1 sul nucleare iraniano.
Renzi ha poi fatto un riferimento al ruolo che sulla questione siriana sta giocando Mosca.
"Chi immagina, dopo aver teorizzato l'esclusione della Russia da tutti i formati dicendo a noi che era un errore andare il 6 marzo scorso al Cremlino, commette un errore; come chi immagina di appaltare la questione della Siria alla Russia e ai suoi alleati", ha specificato il premier.