Secondo Martin Currie (Legg Mason) a seconda dei dati macroeconomici l’azionario europeo potrà avere quattro esiti, ma prevalgono gli scenari più estremi: ecco come posizionarsi
Nonostante il recupero delle quotazioni registrato a gennaio, le valutazioni dell’azionario Europa restano molto più convenienti rispetto ad un anno fa a seguito della severa correzione sperimentata nel quarto trimestre del 2018. Tuttavia, osservando il contesto macroeconomico, le prospettive appaiono oggi più confuse rispetto all’inizio dello scorso anno al punto che, come sostiene Michael Browne, Portfolio Manager del fondo Legg Mason Martin Currie European Absolute Alpha, un trend rialzista e uno ribassista hanno le stesse probabilità di prendere forma nei prossimi mesi. Il punto critico, secondo l’esperto, è capire fino a che punto si spingerà il rallentamento dell’economia a livello globale e che tipo di implicazioni eserciterà sugli utili societari. Allo stesso modo, viceversa, nel momento in cui gli investitori realizzassero che la fase di debolezza della crescita fosse prossima ad esaurirsi, si schiuderebbero le porte per significative opportunità di investimento azionario.
OUTLOOK 2019 MOLTO MENO NITIDO DI QUELLO 2018
“A differenza degli ultimi anni il nostro outlook sull’azionario europeo è molto meno netto. Siamo infatti convinti che, a seconda di come evolverà lo scenario macro, quest’anno potrebbe rivelarsi eccellente o pessimo” sottolinea Michael Browne. L’esperto non esclude neppure che gli andamenti tra il primo e il secondo semestre dell’azionario Europa possno essere difformi, con i primi sei mesi caratterizzati da un’alta incertezza e una volatilità sostenuta, sulla scia dei flussi di notizie macro e micro economiche, e una seconda parte del 2019 nella quale potrebbero presentarsi diverse opportunità nel caso in cui prendesse corpo una nuova severa correzione dei mercati...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Legg Mason