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Bce rivede interessi su depositi governativi per contenere perdite - fonti

Pubblicato 01.11.2023, 15:17
Aggiornato 01.11.2023, 15:18
© Reuters. Bandiere di fronte all'edificio della Bce a Francoforte. 14 settembre 2023. REUTERS/Wolfgang Rattay/
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FRANCOFORTE (Reuters) - I banchieri della Banca centrale europea hanno avviato una revisione sugli interessi che l'istituto paga sui depositi dei governi, valutando anche un potenziale taglio, per cercare di contenere le crescenti perdite derivanti dalla lotta contro l'inflazione.

Lo hanno riferito a Reuters due fonti a conoscenza della questione.

La Bce e le 20 banche centrali sotto la sua egida hanno iniziato a registrare ingenti perdite dopo l'aumento record dei tassi di interesse sui depositi.

Con l'obiettivo di ridurre le spese per gli interessi, i banchieri centrali della zona euro hanno rilanciato il dibattito sulla remunerazione dei depositi governativi durante il meeting di giovedì scorso, secondo le due fonti.

Dopo la discussione della scorsa settimana però eventuali decisioni sono state riviate, temendo che ogni cambiamento potesse provocare ritorsioni, hanno aggiunto le fonti.

Gli esponenti Bce temono che una riduzione degli interessi possa semplicemente spingere i governi a rivolgersi alle banche, che a loro volta lascerebbero i fondi presso Francoforte per ottenere una remunerazione ancora più elevata.

Un portavoce Bce non ha commentato.

Secondo le fonti, i banchieri centrali probabilmente riconsidereranno la questione l'anno prossimo, quando la Bce dovrà affrontare anche il tema più ampio dell'eccesso di liquidità in circolazione nel sistema bancario.

A inizio anno la Bce ha fissato un tetto alla remunerazione dei depositi detenuti dai governi presso le banche centrali della zona euro per eguagliare il tasso Estr, attualmente al 3,9%, meno 20 punti base.

© Reuters. Bandiere di fronte all'edificio della Bce a Francoforte. 14 settembre 2023. REUTERS/Wolfgang Rattay/

La Bundesbank, che tradizionalmente attrae molti fondi pubblici grazie alla percezione di sicurezza offerta dalla Germania, e altre banche centrali della zona euro hanno già abbassato i propri tassi a zero.

Nel frattempo i governi hanno ridotto i loro depositi presso le banche centrali del blocco da 647 miliardi di euro a luglio 2022 a 205 miliardi di euro secondo gli ultimi dati disponibili.

(Francesco Canepa, tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sara Rossi)

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