NEW YORK (Reuters) - Il dollaro si avvia a chiudere la sua peggior settimana da dicembre oggi, in attesa di dati Usa sul lavoro che secondo gli investitori rafforzeranno la possibilità di un taglio dei tassi da parte di Fed.
** La prospettiva che la banca centrale Usa reagisca all'escalation delle tensioni sul commercio globale allentando la politica monetaria ha spinto il biglietto verde ai minimi da due mesi in settimana e aiutato l'euro a salire sopra quota 1,13 dlr.
** Oggi però la moneta unica ha riperso tutti i guadagni registrati ieri dopo decisioni da parte della Bce che il mercato sperava più dovish.
** La banca centrale guidata da Mario Draghi ha escluso l'eventualità di un aumento dei saggi di interesse il prossimo anno e ha aperto la porta a nuovi acquisti di bond per scongiurare il rallentamento dell'economia in un contesto di incertezza legato a Brexit e all'evolversi della situazione sul fronte commerciale. Il mercato si aspettava però dall'istituto centrale un'indicazione più forte sulla possibile riduzione dei tassi e questo ha spinto in alto euro e rendimenti, mettendo sotto pressione il dollaro.
** La moneta unica scende questa mattina a 1,1262 dlr ma si appresta a chiudere la settimana con un progresso dello 0,9%, miglior performance settimanale dalla fine di settembre 2018.
** Contro un basket delle sei principali valute, il dollaro è stabile a 97,042, sopra ai minimi da 8 settimane registrati mercoledì. L'indice cede nella settimana lo 0,72%, nel suo peggior risultato settimanale dal 15 marzo scorso.