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Bond, dollaro e inflazione - Cosa sta succedendo sui mercati

Pubblicato 12.04.2022, 13:04
Aggiornato 12.04.2022, 13:39
© Reuters
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Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano 

Invetsing.com - In attesa della nuova lettura sull'inflazione Usa, aumentano le preoccupazioni per le ricadute sulla politica monetaria e sulle prospettive di crescita. In Europa i prezzi al consumo in Germania stanno dando del filo da torcere alla Bce, divisa tra le incertezze del conflitto in Ucraina e gli effetti dell'inflazione. Intanto, in Cina la politica di tolleranza zero contro il Covid continua a creare problemi per cittadini e imprese . Ecco le principali notizie di questo martedì: 

1. Inflazione Usa

Secondo molti analisti, l'inflazione negli Stati Uniti raggiungerà un nuovo massimo in oltre 40 anni spinta dall'aumento dei prezzi dell'energia, dall'interruzione delle catene di approvvigionamento e un mercato del lavoro praticamente in piena occupazione. 

Il consenso raccolto da Investing.com vede un tasso d'inflazione annuo all'8,4% dal 7,9% di febbraio, con indice core che dovrebbe salire al 6,6% dal 6,4%. Gli effetti di base indicano che questo potrebbe essere il mese in cui il tasso annuo raggiunge il picco. Per questo motivo, sarà importante tenere d'occhio i tassi mensili per giudicare la forza dell'attuale dinamica dei prezzi.

"Se il dato di inflazione dovesse essere confermato, è quasi certo che nel prossimo meeting del 4-5 maggio vedremo un aumento di 50bp dei tassi e l’avvio della riduzione del bilancio di 95 miliardi al mese (60 di titoli di stato e 35 di mortgage backed securities) per raffreddare l’inflazione", scrive Antonio Tognoli, head of research di Integrae SIM.

2. Nuovi stimoli in Cina

Il primo ministro cinese Li Keqiang ha avvertito, per la terza volta, sulle prospettive di crescita del Paese chiedendo l'accelerazione delle misure di stimolo per supportare l'economia, con i lockdown di Shanghai che stanno portando allo stremo le capacità di sopportazione dei cittadini. 

"Dovrebbe esserci un senso di urgenza nell'implementare le politiche di aiuto esistenti", ha affermato il primo ministro secondo quanto riportato da Bloomberg, 

Il tutto arriva mentre non si vede ancora la fine dei lockdown che stanno colpendo le più importanti città del Peae e Shanghai, il più grande centro finanziario della Cina e un importante settore manifatturiero di 25 milioni di persone. La Camera di commercio dell'UE stima che metà delle catene di  approvvigionamento tedesche siano "completamente" o "gravemente" interrotte a causa di blocchi che, secondo gli economisti di Nomura, ora coprono quasi 400 milioni di persone.

3. Ora tocca alla Bce

I dati economici in Europa continuano a peggiorare sullo sfondo di una guerra che non accenna a finire.  L'indice tedesco ZEW Economic Sentiment è sceso di nuovo ai minimi da marzo 2020, con il think tank che ha avvertito che la prospettiva di una stagflazione nei prossimi sei mesi "rimane reale".

Inoltre, l'inflazione al consumo tedesca è stata confermata a marzo al 7,3%, aumentando le pressione alla banca centrale europea per rivedere i propri piani su uscita dal QE e aumento dei tassi. 

Secondo Goldman Sachs (NYSE:GS), "visti i rischi al rialzo per l'inflazione, la banca centrale terminerà gli acquisti netti del programma a luglio" e aumenterà il costo dell'euro "di 25 punti base nelle riunioni di settembre e dicembre".

Inoltre, il colosso degli investimenti stima che da settembre inizierà un processo di stretta sulle condizioni del credito che porterà la banca ad aumentare i tassi di 25 pbs nelle riunioni di marzo, giugno e dicembre 2023, con "rischi di un ritmo più veloce in caso di ulteriori impatti sulle aspettative di inflazione". 

4. Rendimenti in continuo aumento 

I timori per le ricadute sull'inflazione sulle prospettive di crescita e la futura rigidità delle condizioni del credito stanno spingendo ai massimi pluriennali i rendimenti obbligazionari. 

Il titolo Usa a 10 anni prosegue la sua corsa verso il 3%, mentre in Europa - nonostante il primo turno vinto da Macron in Francia - il rendimento del Btp decennale ha toccato quota 2,5%, record da maggio 2019, con il Bund tedesco allo 0,84% (fino a poche settimane fa il rendimento era in territorio negativo).

A beneficiare del contesto monetario è il biglietto verde, che nelle due ultime due sessioni è tornato ai livelli del 2017 tornando sopra i 100,2 punti.  

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