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Borsa Italiana potenziale “operatore leader” in Europa secondo Euronext

Pubblicato 18.09.2020, 10:31
© Reuters.
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Di Mauro Speranza

Investing.com – La London Stock Exchange Group (LON:LSE) (LSEG) ha annunciato di aver avviato una trattativa esclusiva perla vendita di Borsa Italiana, scegliendo la cordata che comprende i francesi di Euronext (PA:ENX) e CDP Equity di Cassa Depositi e Prestiti, in collaborazione con Intesa Sanpaolo (MI:ISP). La scelta è arrivata dopo aver esaminato offerte non vincolanti relativamente sia al mercato MTS che per l’intera Borsa Italiana.

Dalla società che gestisce la borsa di Londra specificano che “non vi può essere certezza che una transazione emergerà da queste discussioni e qualsiasi potenziale vendita dipenderà anche dall'esame della transazione Refinitiv da parte della Commissione Europea".

La notizia è stata confermata anche dai francesi, secondo i quali “l'aggregazione proposta tra Borsa Italiana ed Euronext creerebbe un operatore leader nei mercati dei capitali dell'Europa continentale" e "posizionerebbe il nuovo gruppo per realizzare l'ambizione di proseguire nella creazione dell'infrastruttura dell'Unione dei mercati dei capitali in Europa, sostenendo al contempo le economie locali”. Inoltre, “l'Italia, attraverso Borsa Italiana, diventerebbe il principale contributore in termini di ricavi del gruppo Euronext post aggregazione”, aggiungono da Euronext.

Six Group, l'operatore della Borsa di Zurigo che aveva presentato a London Stock Exchange Group una delle tre offerte non vincolanti per l'acquisizione di Borsa Italiana, ha comunicato di aver "preso atto della decisione di Lseg e non ha ulteriori commenti".

Secondo quanto appreso nei giorni scorsi, Six aveva messo sul piatto l'offerta più alta, i cui punti di forza erano un consistente livello di investimenti, anche in tecnologia e digitale, e le rassicurazioni sull'autonomia di Borsa Italiana. Six a giugno aveva rilevato Bolsas y Mercados (Bme), l'operatore delle borse spagnole.

Autonomia per Borsa Italiana

Un posto di primo piano sarebbe riservato agli italiani nel management, “in qualità di nuovo Paese rilevante all'interno del modello federale di Euronext, l'Italia sarebbe presente con propri rappresentanti italiani a livello della governance di gruppo di Euronext, fra gli azionisti di riferimento, nel Supervisory Board, nel Managing Board e nel College of Regulators (Collegio dei Regolatori) che vigila sulle attività del gruppo Euronext".

Nel caso in cui la cordata italo-francese dovesse essere scelta, CDP Equity e Intesa Sanpaolo entrerebbero nel capitale di Euronext, attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato, con l'acquisizione da parte di CDP Equity di una partecipazione in linea con quelle detenute dai principali azionisti di riferimento di Euronext e avendo inoltre un rappresentante nel Supervisory Board di Euronext.

Il ruolo della Consob

“Un secondo candidato italiano verrebbe proposto come membro indipendente del Supervisory Board e diventerebbe il Presidente del gruppo risultante dall'aggregazione”, aggiungono i francesi.

La "Consob”, spiega la nota di Euronext, “sarebbe invitata a far parte del College of Regulators (Collegio dei Regolatori) di Euronext, diventando parte dell'attività di supervisione dell'entità risultante dall'aggregazione, pari passi con gli altri regolatori europei, con una presidenza a rotazione semestrale. L'attività di vigilanza diretta di Borsa Italiana rimarrebbe invariata, consentendo a Consob e Banca d'Italia di continuare a regolare direttamente le attività di Borsa Italiana”.
Borsa italiana nei posti chiave

A Borsa Italiana sarebbe assicurata la totale autonomia, mantenendo “le funzioni, la struttura e le relazioni attuali all'interno dell'ecosistema italiano, conservando la propria identità italiana e i suoi punti di forza”.

“Il Ceo di Borsa Italiana”, infatti, “entrerebbe a far parte del Managing Board di Euronext. Il Ceo di MTS si unirebbe al Managing Board esteso, insieme agli altri leader delle grandi business unit e delle principali funzioni centrali di Euronext, assumendo responsabilità dell'attività di fixed income trading per l'intero gruppo”.

Attività e funzioni del nuovo gruppo

Le attività chiave e le funzioni centrali del nuovo gruppo avrebbero sede a Milano e Roma. Il mercato MTS, attivo nei mercati interdealer, Dealer-to-Client e Repo, soprattutto per i Titoli di Stato europei, con focus sui mercati italiani, diventerebbe il Centro di Eccellenza Europeo del gruppo per il trading a reddito fisso. 

Cassa di Compensazione e Garanzia sarebbe la clearing house all'interno del gruppo risultante dall'aggregazione e diventerebbe un pilastro fondamentale della strategia post-trade del gruppo Euronext. Inoltre, Monte Titoli, il Depositario Centrale di Titoli italiano diventerebbe il più grande CSD del gruppo Euronex.

Euronext “si impegna a mantenere un rating creditizio investment grade e la sua struttura finanziaria solida. La potenziale operazione verrebbe finanziata attraverso un mix di liquidità attualmente disponibile, nuovo debito e nuova equity attraverso un aumento di capitale riservato a CDP Equity e Intesa Sanpaolo e di un'emissione riservata per gli azionisti di Euronext”.

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