MILANO (Reuters) - Indici contrastati a Piazza Affari nella prima seduta del 2025, contrassegnata comunque da volumi molto contenuti, tipici del periodo festivo.
Sui mercati prevale la cautela in un contesto di attesa anche per il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca il 20 di gennaio e i ventilati piani sui dazi.
Intorno alle 10,00 il Ftse Mib arretra dello 0,30% dopo un avvio in deciso rialzo. L'indice delle principali blue chip viene comunque da un 2024 di tutto rispetto, piazzandosi come terzo miglior mercato a livello europeo con una performance del 12,6%.
Spunti sul settore dell'energia dopo l'aumento del prezzo del petrolio e la fine, a partire da oggi delle esportazioni di gas russo attraverso l'Ucraina che pone fine all'egemonia di Mosca sui mercati energetici europei. Eni (BIT:ENI) cresce dell'1,%, Saipem (BIT:SPMI) del 2,2%.
Vendute le banche, protagoniste in positivo lo scorso anno, con le big Unicredit (BIT:CRDI) e Intesa (BIT:ISP) in calo rispettivamente dello 0,7% e dello 0,4%. Banco Bpm (BIT:BAMI) cedente, mentre Mps (BIT:BMPS) arretra dell'1,3% dopo che nel 2024 ha centrato un rialzo del 123%.
Netto ribasso per Geox in flessione del 9% circa alla prova del mercato dopo l'annuncio prima della fine dell'anno di una manovra finanziaria a supporto del nuovo piano industriale al 2029 che prevede un aumento di capitale fino a 60 milioni di euro.
In lieve rialzo Leonardo a +0,4%, arretra di oltre il 2% Ferrari (BIT:RACE).
Raccolta Tim (BIT:TLIT) in crescita dell'1,6%.
(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)