MILANO, 16 marzo (Reuters) - La borsa di Milano chiude in netto ribasso in un mercato volatile, dove si aggravano i timori dell'impatto del coronavirus sull'economia globale.
La diffusione dell'epidemia sta convincendo la gente che tutti i paesi pagheranno un prezzo in termini di crescita, prezzo che nessuno riesce ancora a quantificare ma che potrebbe essere piuttosto pesante.
Nel pomeriggio il FTSE Mib recupera, con il resto d'Europa, sulla scia di Wall Street, che tenta senza successo il rimbalzo sui minimi.
L'annuncio delle nuove misure varate dal governo italiano a sostegno dell'economia aiuta l'azionario Italia.
Ieri sera, a sorpresa, la Fed ha tagliato i tassi di interesse, di 100 punti base, oggi la Banca del Giappone ha deciso di allentare la politica monetaria.
Una mossa destinata a sostenere i mercati, ma che oggi in apertura ha messo gli investitori ancora di piu' in ansia.
La Bce è intervenuta in modo importante, acquistando titoli di Stato italiani, secondo i trader, un altro segnale destinato a rafforzare le quotazioni.
Bancari in caduta. Oggi Unicredit (MI:CRDI) cede il 12,%, Finecobank (MI:FBK) contiene il calo a -1,%.
Atlantia (MI:ATL) chiude in linea con il mercato dopo diverse sedute in cui ha fatto peggio sulle incertezze sul futuro della controllata Autostrade per l'Italia, dopo il crollo del ponte Morandi, oltre che sui timori per l'impatto del virus sui conti della società.
Nel pomeriggio, quando l'indice della borsa di Milano rialza la testa emergono acquisti sui difensivi. Snam (MI:SRG) chiude a +0,4% ben sotto i massimi di seduta. Segnano ribassi inferiori al 3% Enel (MI:ENEI), Italgas (MI:IG), A2A (MI:A2), Terna (MI:TRN).
Contiene il calo a -1% Feffari marchio ritenuto in grado di sconfiggere anche una congiuntura particolarmente sfavorevole come questa.
Fiat Chrysler (MI:FCHA) (-14,5%) tra le peggiori del listino europeo con il partner Psa dopo lo stop alla produzione, per rispondere all'emergenza coronavirus sia dal lato sanitario che dal lato della domanda.
Salvatore Ferragamo (MI:SFER) (+3,6%) in controtendenza, con il lusso nel suo complesso che ha già scontato molto in termini di possibile impatto sui conti, da quando si pensava il virus sarebbe stato limitato alla Cina.
Diasorin (MI:DIAS) -1,6% dopo il via libera al finanziamento dal governo Usa per sviluppo del test rapido per il coronavirus.