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Borsa Milano estende calo in attesa Wall Street, pesante lusso, bene Leonardo

Pubblicato 09.05.2022, 12:48
Aggiornato 09.05.2022, 12:54
© Reuters. Un dettaglio dell'ingresso della Borsa di Milano.  REUTERS/Alessandro Garofalo

© Reuters. Un dettaglio dell'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari in deciso calo a fine mattina, condizionata come le altre borse europee dal tono negativo dei futures sugli indici Usa, che lasciano presagire un avvio debole di Wall Street.

L'umore degli investitori resta appeso ai timori di una dura stretta monetaria per contenere l'inflazione e alle preoccupazioni per la prosecuzione delle drastiche misure anti-Covid in Cina e del conflitto in Ucraina.

Intorno alle 12,35 l'indice FTSE Mib scende di 1,8% dopo aver chiuso venerdì la peggiore settimana da inizio marzo.

Tra i titoli in evidenza:

Scendono in media le banche, con Unicredit (BIT:CRDI) -1% e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) a -1,4%. Piatta Bper (BIT:EMII) (+0,4%) in attesa dei risultati trimestrali che diffonderà a mercati chiusi.

Vivace Leonardo che sale di oltre 2% dopo essersi avvicinata a +5%, spinta dalle buone aspettative degli analisti sulle prospettive del gruppo della difesa.

Nel settore energetico Eni (BIT:ENI) ritraccia, allineandosi al resto del comparto europeo, sale ancora TENARIS (BIT:TENR) (+1%).

Peggiora anche Moncler (BIT:MONC) (-1%) dopo un iniziale tentativo di rimbalzo, con il settore del lusso che resta sotto pressione per le preoccupazioni legate agli effetti dei lockdown cinesi sulle vendite. Oggi Shanghai e Pechino hanno ulteriormente inasprito le restrizioni contro il Covid-19, aumentando la frustrazione dei resistenti. Ferragamo (BIT:SFER) cede l'4,4%, TOD'S (BIT:TOD) quasi il 3%.

© Reuters. Un dettaglio dell'ingresso della Borsa di Milano.  REUTERS/Alessandro Garofalo

Scende Diasorin (BIT:DIAS) (-4,6%) nonostante i risultati del primo trimestre e la guidance per l'anno - diffusi venerdì - siano stati migliori delle attese. Ma il titolo sconta un mercato illiquido con poca propensione a entrare, secondo un trader. Jefferies intanto ha tagliato il target price a 116 da 125 euro. Pesante (-5%) anche AMPLIFON.

Sale di 0,85% Esprinet, che venerdì ha presentato una manifestazione di interesse per Cellularline volta a promuovere una Opa totalitaria a 4,41 euro per azione. Cellularline sale del 17% circa a 4,1 euro.

(Claudia Cristoferi, editing)

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