MILANO (Reuters) - Piazza Affari tenta di recuperare terreno ma torna sui suoi passi nonostante l'allentamento della pressione esercitata dai rendimenti sull'obbligazionario.
I bond della zona euro si prendono una pausa dal sell-off lasciando agli investitori qualche spazio per tornare sull'azionario e riposizionarsi sui settori più venduti recentemente come quello bancario.
Tuttavia sul mercato prevale un atteggiamento di estrema cautela dettato dalle dichiarazioni più "hawkish" rispetto alle attese di alcuni esponenti delle banche centrali, sia Fed che Bce, che escludono tagli dei tassi a fronte di una inflazione che continua a mordere.
Non riescono a risollevare l'azionario le notizie in arrivo dal fronte Usa, dove i futures sugli indici di Wall Street si muovono al rialzo.
Intorno alle 11,45 l'indice Ftse Mib cede lo 0,36%tornando in terreno negativo. Volumi pari a 650 milioni di euro.
I titoli in evidenza oggi:
Tentano il rimbalzo i bancari dopo le perdite della vigilia nell'ambito di un movimento di ritracciamento avviato verso la fine del mese scorso.
Più evidente il rally di Mps (BIT:BMPS), in testa al Ftse Mib con un rialzo del 2,8%. Più indietro Banco Bpm (BIT:BAMI) (+0,9%) e Unicredit (BIT:CRDI) (+0,16%).
Fiacca invece Mediobanca (BIT:MDBI), sotto osservazione per i movimenti in tema di governance. Delfin, holding della famiglia Del Vecchio, ha presentato una lista di cinque candidati per il rinnovo del Cda, in alternativa a quella proposta dal consiglio uscente che conferma il presidente Renato Pagliaro e il Ceo Alberto Nagel. "Ribadiamo la nostra view che la conferma dell'attuale management sia un elemento importante per assicurare stabilità nella governance, focus sul business e attuazione del piano industriale, senza azioni di disturbo a livello di Cda", sottolinea Equita.
Misto il panorama dei petroliferi con Eni (BIT:ENI) che recupera terreno rispetto ai maggiori cali dell'avvio ma resta sotto la parità a -0,4%. Meglio Saipem (BIT:SPMI) che sale di oltre l'1%.
In fondo al listino principale Prysmian (BIT:PRY) perde il 2,5%, e Nexi (BIT:NEXII) l'1,6%.
Tra le utilities, sotto pressione per i rialzi dei rendimenti dell'obbligazionario Enel (BIT:ENEI) cede il 2,3, Hera (BIT:HRA) e A2A (BIT:A2) oltre lo 0,5% circa.
Vendite sul lusso dopo i tagli di stime e target price da parte di diversi broker. In particolare soffre Tod's (BIT:TOD) che perde il 2,9% dopo un calo fino al 5% in scia ai tagli dell'obiettivo di prezzo ad opera di Ubs, Barclays (LON:BARC), Citi e Stifel.
Ferragamo (BIT:SFER) cede il 2%, Moncler (BIT:MONC) lo 0,7%.
(Andrea Mandalà, editing Claudia Cristoferi)