MILANO (Reuters) - Indici cautamente positivi alla ripresa dello stop natalizio, ma con volumi inesistenti, quando mancano tre sedute alla fine del 2022 e la gran parte degli investitori è in vacanza.
L'indice Ftse Mib è in rosso di oltre il 12% da inizio anno, una delle peggiori borse continentali insieme al Dax tedesco e alla borsa svizzera, sottolinea un trader.
I futures sugli indici Usa sono tutti in deciso rialzo, facendo presagire un avvio positivo a Wall Street.
Qualche spiraglio viene dalla speranze che l'allentamento delle restrizioni anti Covid in Cina porti a un incremento dei turisti cinesi propensi a grandi spese e questo sta avendo effetti positivi in particolare sul comparto del lusso.
Intorno alle 13,00 il FTSE Mib sale dello 0,36%. Volumi di poco sopra i 300 milioni di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Qualche spunto sul settore lusso, con in testa MONCLER (BIT:MONC) in crescita del 2,9%. Bene anche BRUNELLO CUCINELLI (BIT:BCU) che sale dell'1,7%. FERRAGAMO (BIT:SFER) avanza dell'1,4%. A spingere il comparto, forte in tutta Europa, la decisione che dall'8 gennaio decadrà l'obbligo di quarantena per i viaggiatori in ingresso in Cina.
Sugli scudi JUVENTUS (BIT:JUVE) che sale del 2,4% mentre è in corso l'assemblea per l'approvazione del bilancio. Il titolo ha avuto una fiammata in avvio di seduta, dovuta, secondo quanto dice un trader, a un grosso ordine che in presenza di book vuoti ha fatto volare le azioni. L'interesse del mercato resta comunque rivolto a un possibile delisting, unico modo - secondo l'operatore - per uscire dalla situazione legata ai presunti falsi in bilancio negli ultimi tre esercizi.
In moderato ribasso le banche, con UNICREDIT (BIT:CRDI) in lieve calo e INTESA SANPAOLO (BIT:ISP) che cede lo 0,2%. Sempre volatile MPS (BIT:BMPS) che cede oltre l'1%, sotto la soglia dei2 euro dopo i recenti rialzi sopra questo livello, segno che i 2 euro rappresentano per la banca una soglia difficile da superare in maniera stabile.
Spunti su FIERA MILANO che guadagna intorno all'1% dopo l'intervista del Ceo a un quotidiano in cui annuncia l'aggiornamento del piano strategico al 2025.
(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)