Investing.com – Dopo un'apertura di settimana in lieve rialzo, Borsa Milano a metà mattinata ha virato al ribasso per poi recuperare nel pomeriggio e riattestarsi sopra quota 29.500. A sostenere il FTSE MIB oggi è la carica delle banche, tuttavia, il listino è appesantito dallo stacco delle cedole. Sono 9 in tutto le aziende che pagano il dividendo oggi, tra cui Mediobanca Banca di Credito Finanziario SpA (BIT:MDBI) 0,85 euro, Recordati (BIT:RECI) 0,57 euro, Banca Mediolanum SpA (BIT:BMED) 0,28 euro, Poste Italiane SpA (BIT:PST) 0,237 euro, Eni (BIT:ENI) 0,23 euro, Intesa Sanpaolo SpA (BIT:ISP) 0,1440 euro e Terna Rete Elettrica Nazionale SpA (BIT:TRN) 0,1146 euro.
La settimana scorsa, durante la quale Piazza Affari ha guadagnato il 3,5%, si è chiusa con la valutazione sul debito italiano da parte di Moody’s. L’agenzia di rating non solo ha confermato il Baa3 del nostro Paese ma ha anche alzato l’outlook da negativo a stabile. Un’ottima notizia per il governo Meloni che, nonostante il rallentamento dell’economia, è riuscito a superare anche l’ultimo esame del rating dopo le valutazioni di S&P, Dbrs e Fitch. Sulla scia della notizia lo spread è in calo intorno a quota 170 punti base. Allo stesso modo, il rendimento del Btp Italia 10 anni è atteso in calo verso il 4,3%.
Nella mattinata il Ftse Mib è stato guidato da Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (BIT:BMPS) che dopo rialzi del 3% rispetto ai 3,05 euro per azione della chiusura di venerdì, ha però rallentato nel corso della seduta e segna un +0,67% alle 17. L'andamento positivo può permettere a Siena di consolidare i guadagni dell’ultima settimana in cui il titolo è salito del 7,75%.
Lo scorso 8 novembre l’Istituto guidato da Luigi Lovaglio ha rivelato i conti dei primi nove mesi dell’anno chiusi con ricavi complessivi per 2,804 miliardi di euro, in aumento del 22,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e profitti per 928,6 milioni che si confrontano con una perdita di 334,4 milioni un anno prima. Il margine di interesse al 30 settembre 2023 ha raggiunto quota 1,688 miliardi di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 (+62,7%). Un risultato che ha permesso a Mps di rivedere al rialzo la guidance per il 2023, ora fissata a 1,1 miliardi.
Nel pomeriggio in risalto anche Saipem (BIT:SPMI), che dopo aver terminato la settimana scorsa a 1,46 euro per azione, guadagna il 2,67%
*DATI LIVE dall'apertura alla chiusura della Borsa di Milano
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Chi sale
Oltre Mps, c’è un nutrito gruppo di banche con il segno più a Piazza Affari. Da Bper Banca SpA (BIT:EMII) a UniCredit SpA (BIT:CRDI), scambiano in positivo quasi tutti i principali istituti di credito. Tra i titoli migliori c'è anche CNH Industrial NV (BIT:CNHI) che sta guadagnando l'2,52% rispetto ai 9,368 dell'ultima seduta, bene anche il lusso con Moncler SpA (BIT:MONC) e la difesa con Leonardo SpA (BIT:LDOF). Nel pomeriggio, rialzi superiori al 2% anche per Amplifon SpA (BIT:AMPF), e Tenaris SA (BIT:TENR).
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Chi scende
La seduta odierna si è aperta ancora con il calo di Assicurazioni Generali SpA (BIT:GASI) che, nonostante utili e fatturato in crescita, venerdì scorso ha chiuso in perdita a 19,46 euro e oggi alle 17 cede l'1,44%. Nel dettaglio, l’azienda triestina ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con un utile netto normalizzato pari a 2,979 miliardi, in crescita del 29,6% rispetto ai 2,299 miliardi dello stesso periodo del 2022, e un risultato operativo in aumento a 5,1 miliardi, +16,7% anno su anno.
Andamento negativo anche per Iveco Group NV (BIT:IVG) che verso la chiusura cede lo 0,44% rispetto a venerdì.
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