5 giugno (Reuters) - Azionario asiatico in ribasso nell'ultima seduta della settimana con la rilevante eccezione della Cina, dove l'indice delle bluechip di Shanghai ha superato la soglia dei 5.000 punti che non toccava dal 2008.
Il mercato deve ancora smaltire le tensioni del mercato obbligazionario che cerca di trovare stabilità dopo le turbolenze degli ultimi giorni. C'è poi attesa per dati sull'occupazione Usa più avanti nella giornata e si guarda alla Grecia dopo l'ennesimo colpo di scena nel negoziato con i creditori internazionali, con il premier Alexis Tsipras che ha rinviato a fine giugno i pagamenti al Fmi giudicando troppo dure le condizioni proposte nel piano per evitare il default.
Poco prima delle 9,00 ora italiana, l'indice MSCI che comprende le azioni dell'area Asia-Pacifico escluso il Giappone arretra dello 0,22% mentre Tokyo ha chiuso in calo dello 0,13%.
In decisa controtendenza, ma in una seduta ancora volatile, le azioni cinesi hanno portato l'indice Shanghai Composite Index in progresso dell'1,6% sopra i 5.000 punti mentre l'indice CSI300 <.CSI300 guadagna oltre 1%.
L'indice delle startup di Shenzhen perde invece circa 1% nella crescente cautela degli investitori.
In calo anche la piazza di Hong Kong, che arretra quasi dell'1%.
SYDNEY ha chiuso in negativo, registrando la maggiore perdita settimanale in tre anni, appensantita dai cali dei titoli bancari.
TAIWAN termina anch'essa in ribasso anche l'ultima seduta della settimana ritoccando il minimo da quattro mesi visto ieri.
SEUL infine chiude con un calo dello 0,23% che comporta la peggiore perdita settimanale da 6 mesi.
Samsung C&T Corp ha invece finito con un rialzo del 9,5%, massimo dal 12 novembre, dopo che un rilevante investitore si è opposto all'offerta di takeover da 8 miliardi di dollari da parte della Cheil Industries Inc's, lasciando sperare in un miglioramento della proposta.
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