21 settembre (Reuters) - L'azionario dell'area Asia-Pacifico è in territorio negativo in avvio di settimana, dopo che la decisione della Federal Reserve di non alzare i tassi di interesse ha riacceso i timori sulla crescita globale, specialmente in Cina.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo (chiusa oggi per festività), alle 8,15 perde l'1,95%.
Gli investitori attendono le letture flash del settore manifatturiero in arrivo mercoledì da Cina ed Eurozona.
Un sondaggio Reuters fra gli economisti dà il Pmi cinese di settembre a 47,5 da 47,1 di agosto. Ma dovrebbe restare vicino ai minimi da sei anni e mezzo.
"Sembra il seguito dei timori sulla crescita che hanno ostacolato i mercati negli ultimi mesi", commenta Shane Oliver, numero uno dell'investment strategy di AMP Capital a Sydney. "I titoli europei e Usa hanno registrato forti perdite, dopo reazioni alla Fed inizialmente positive, e il fenomeno oggi si sta estendendo ai mercati asiatici".
I prezzi del greggio sono saliti leggermente sul rallentamento delle trivellazioni negli Stati Uniti, dopo il calo di venerdì sul selloff di Wall Street.
In controtrend SHANGHAI, che sale dell'1% circa grazie al deciso rimbalzo delle small cap, anche se i volumi restano sottili con molti trader che si mantengono cauti sui timori legati all'andamento dell'economia.
HONG KONG è invece in linea con i mercati regionali, in territorio negativo. Piatta Prada.
TAIWAN ha chiuso in calo dell'1,8%, SEUL dell'1,6%.
SYDNEY ha chiuso a -2%; particolarmente negativo l'andamento di finanziari, minerari ed energetici.