1 ottobre(Reuters) - I mercati azionari asiatici registrano oggi in gran parte ribassi, mentre le borse cinesi sono rimaste chiuse per la festa nazionale.
Gli occhi restano puntati su Hong Kong e sugli sviluppi delle manifestazioni per chiedere elezioni democratiche. Anche oggi migliaia di persone sono scese in piazza sfidando il potere centrale cinese, nel quinto giorno consecutivo di proteste, anche se le forze dell'ordine non sono intervenute.
Intanto, Wall Street ha chiuso in ribasso, sull'onda dei dati deludenti sulla fiducia dei consumatori a settembre.
I dati dalla Cina sulla manifattura - con l'indice Pmi immutato a settembre, sopra le attese - hanno aiutato in parte gli investitori, ma la seconda economia mondiale ancora non sembra uscita dalla fase di rallentamento.
Intorno alle 8,30 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico (MIAPJ0000PUS), che non comprende Tokyo, scendeva dell'0,26%.
In Giappone il sondaggio Tankan della banca centrale ha dato indicazioni contastranti sulla fiducia del settore manifatturiero, in aumento, e di quella dei servizi, in calo. Intanto lo yen continua a essere debole contro il dollaro, che in nottata ha toccato i massimi da quattro anni. La Borsa giapponese ha chiuso anche oggi in calo, dello 0,56%.
Le quotazioni del greggio restano sotto pressione, con il Brent
Chiuse HONG KONG e SHANGHAI, la piazza migliore della regione è stata quella di SYDNEY, che ha concluso la seduta in rialzo dello 0,78% grazie a un rimbalzo del settore bancario, anche se la fiducia resta fragile e i dati sulle vendite al dettaglio sono stati deludenti.
TAIWAN ha chiuso in rialzo dello 0,26% dopo essere rimasta piatta per tutta la seduta, in attesa di segnali sulla situazione a Hong Kong.
SEUL ha riportato il risultato peggiore, chiudendo a -1,41%, a causa dei timori sulla crescita economica fragile, anche se l'export sudcoreano è cresciuto a settembre ai massimi da 9 mesi.
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