Le borse europee perdono terreno e si avviano verso una perdita settimanale, penalizzate dal calo dei prezzi delle materie prime e dalla flessione del settore tech globale, dopo che compagnie aeree, società di media, banche e società di tlc a livello mondiale hanno segnalato disagi di sistema che hanno compromesso le loro operazioni.
L'indice paneuropeo STOXX 600 cede lo 0,5% alle ore 11,15 italiane e tocca i minimi di oltre due settimane, in un contesto di più ampio ribasso in tutti i settori.
Il settore dei viaggi e tempo libero scivola del 2,6% nella peggiore seduta per il segmento in oltre un mese, con Evolution in calo dell'8,5% dopo aver mantenuto invariata la propria guidance annuale.
Il settore minerario cede il 2,1%, zavorrando l'indice di riferimento, a causa del calo dei prezzi delle materie prime dovuto all'assenza di misure di stimolo da parte della Cina.
L'indice della borsa di Francoforte perde lo 0,8% dopo che i prezzi alla produzione nella prima economia europea sono scesi dell'1,6% su base annua a giugno, in linea con le aspettative degli analisti in un sondaggio Reuters.
L'indice di riferimento si appresta a registrare la quinta seduta consecutiva in ribasso e un calo settimanale, con gli investitori alle prese con gli sviluppi politici negli Stati Uniti e con l'inasprimento delle regole commerciali che hanno portato a una flessione nel segmento tech.
Il settore tech scivola dello 0,7%, diretto verso una perdita di oltre il 7% su base settimanale.
Sartorius perde il 13,2% dopo che il fornitore di attrezzature farmaceutiche ha tagliato la propria guidance per l'intero anno.
Danske Bank (CSE:DANSKE), il primo istituto di credito danese, ha invece registrato un'impennata dell'8% dopo aver battuto le aspettative sull'utile netto del secondo trimestre, grazie alla solida qualità del credito e all'aumento del margine di interesse, dopo aver distribuito un acconto su dividendi agli azionisti.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)