Investing.com - Le borse europee sono in netto calo oggi, per via dei timori sulla gestione della crisi del debito della zona euro pesato che hanno pesato sul sentimento del mercato.
Durante la mattinata di scambi europeo, L’Euro STOXX 50 ha segnato -3,89%, il francese CAC 40 ha perso il 3,64%, mentre il tedesco DAX 30 è diminuito del 3,87%.
Il sentimento del mercato ha risentito delle incertezze su come possa essere implementato il pacchetto di misure anticrisi concordate dal vertice UE dello scorso Giovedi.
Nel frattempo, il primo ministro greco George Papandreou ha chiesto un referendum sul nuovo pacchetto di aiuti ; intanto gli oneri finanziari italiani hanno incrementato la pressione sulla moneta unica.
Il settore finanziario ha riportato delle perdite, in Francia Société Générale ha subito un crollo del 12,23% e BNP Paribas è precipitato a -10,48%; intanto il gruppo tedesco Deutsche Bank ha segnato un crollo dell’8,22%.
Le banche italiane sono state fortemente colpite, con le azioni Unicredit che hanno segnato -5,67% e Intesa Sanpaolo che ha segnato -8,60%. Nel frattempo, Credit Suisse ha segnato -6,12% dopo la pubblicazione di dati deludenti sui risultati del terzo trimestre e dichiarando che prevede di tagliare circa 1.500 posti di lavoro.
Altrove, Imperial Tobacco, il quarto gruppo più grande al mondo di sigarette, ha segnato -1,62% dopo la fine di una guerra dei prezzi in Spagna mentre l'azienda ha rispettato le previsioni con un aumento del 5,1% nell’utile annuale.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime ha segnato - 2,37% sulla scia dei titoli energetici, inoltre hanno pesato i dati che hanno mostrato che l'attività manifatturiera cinese è scesa al suo livello più basso dal febbraio 2009.
I giganti del settore minerario Rio Tinto e Bhp Billiton hanno segnato rispettivamente - 4,14% e -3,44%, mentre i produttori di rame Xstrata e Kazakhmys hanno subito un calo del 6,16% e del 5,01%.
Nel frattempo, le banche britanniche hanno segnato forti perdite, sulla scia dei loro omologhi europei. I titoli Barclays hannos eganto un crollo del 9,82% e la Royal Bank of Scotland ha perso l’ 8,25%, mentre Lloyds Banking e HSBC Holdings hanno segnato rispettivamente -4,51% e -2,49% .
I mercati azionari degli Stati Uniti hanno puntato ad un’apertura al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average hanno indicato un calo dell’ 1,11%, i futures S & P 500 hanno segnato -1,65%, mentre i futures Nasdaq100 hanno segnato un calo del 1,58%.
Nel corso della giornata, l'Institute of Supply Management produrrà una relazione sulla attività manifatturiera degli Stati Uniti.
Durante la mattinata di scambi europeo, L’Euro STOXX 50 ha segnato -3,89%, il francese CAC 40 ha perso il 3,64%, mentre il tedesco DAX 30 è diminuito del 3,87%.
Il sentimento del mercato ha risentito delle incertezze su come possa essere implementato il pacchetto di misure anticrisi concordate dal vertice UE dello scorso Giovedi.
Nel frattempo, il primo ministro greco George Papandreou ha chiesto un referendum sul nuovo pacchetto di aiuti ; intanto gli oneri finanziari italiani hanno incrementato la pressione sulla moneta unica.
Il settore finanziario ha riportato delle perdite, in Francia Société Générale ha subito un crollo del 12,23% e BNP Paribas è precipitato a -10,48%; intanto il gruppo tedesco Deutsche Bank ha segnato un crollo dell’8,22%.
Le banche italiane sono state fortemente colpite, con le azioni Unicredit che hanno segnato -5,67% e Intesa Sanpaolo che ha segnato -8,60%. Nel frattempo, Credit Suisse ha segnato -6,12% dopo la pubblicazione di dati deludenti sui risultati del terzo trimestre e dichiarando che prevede di tagliare circa 1.500 posti di lavoro.
Altrove, Imperial Tobacco, il quarto gruppo più grande al mondo di sigarette, ha segnato -1,62% dopo la fine di una guerra dei prezzi in Spagna mentre l'azienda ha rispettato le previsioni con un aumento del 5,1% nell’utile annuale.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime ha segnato - 2,37% sulla scia dei titoli energetici, inoltre hanno pesato i dati che hanno mostrato che l'attività manifatturiera cinese è scesa al suo livello più basso dal febbraio 2009.
I giganti del settore minerario Rio Tinto e Bhp Billiton hanno segnato rispettivamente - 4,14% e -3,44%, mentre i produttori di rame Xstrata e Kazakhmys hanno subito un calo del 6,16% e del 5,01%.
Nel frattempo, le banche britanniche hanno segnato forti perdite, sulla scia dei loro omologhi europei. I titoli Barclays hannos eganto un crollo del 9,82% e la Royal Bank of Scotland ha perso l’ 8,25%, mentre Lloyds Banking e HSBC Holdings hanno segnato rispettivamente -4,51% e -2,49% .
I mercati azionari degli Stati Uniti hanno puntato ad un’apertura al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average hanno indicato un calo dell’ 1,11%, i futures S & P 500 hanno segnato -1,65%, mentre i futures Nasdaq100 hanno segnato un calo del 1,58%.
Nel corso della giornata, l'Institute of Supply Management produrrà una relazione sulla attività manifatturiera degli Stati Uniti.