Di Peter Nurse
Investing.com - Positiva l’apertura dei listini europei questo lunedì, grazie alle vittorie delle truppe ucraine nel weekend, e nonostante i deboli dati sulla crescita britannica.
Alle 09:50 CEST, i future DAX in Germania salgono dell’1,4%, i future CAC 40 in Francia vanno su dello 0,9%, mentre i future FTSE 100 nel Regno Unito sono in salita dell’1%.
L’Ucraina ha riconquistato oltre 3.000 km quadrati questo mese, secondo quanto reso noto ieri dal generale Valeriy Zaluzhnyi, grazie ad una rapida offensiva del fine settimana che ha costretto i russi ad abbandonare il loro principale centro logistico nella regione di Kharkiv.
Dopo mesi di impasse, queste rapide manovre daranno ai mercati ampio spazio per riconsiderare i vari esiti. Scontri prolungati restano un’opzione, ma ora si considera anche la possibilità di una fine del conflitto più rapida del previsto.
I mercati europei hanno chiuso la scorsa settimana in rialzo, con settembre cominciato positivamente, e l’ottimismo continua questo lunedì, nonostante i dati deludenti sulla crescita britannica che hanno dimostrato le difficoltà che sta affrontando la regione.
Il prodotto interno lordo britannico è cresciuto dello 0,2% a luglio da giugno, sotto lo 0,3% previsto, mentre nel trimestre terminato a luglio, il PIL è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente.
La Banca d’Inghilterra il mese scorso aveva stimato che il Regno Unito andrà in recessione alla fine del 2022 e non ne uscirà prima dell’inizio del 2024.
Electrolux (ST:ELUXb) segna -3,3%: il più grande produttore di elettrodomestici europeo ha annunciato un programma di taglio dei costi in risposta ad una domanda più debole del previsto e utili minori in un contesto di inflazione alta.
Philips (AS:PHG) sale dell’1,5% malgrado la notizia che l’associazione di azionisti VEB minaccia di portare in tribunale il conglomerato per la gestione di un richiamo mondiale di respiratori.
Swiss Re (SIX:SRENH) sale dell’1% dopo aver reso noto che le tensioni geopolitiche globali, gli sviluppi macroeconomici ed i cambiamenti climatici hanno aumentato la domanda di protezione dal rischio, comportando un aumento dei premi.
I prezzi del petrolio si stabilizzano questo lunedì, dopo aver registrato la chiusura settimanale più bassa in sette mesi venerdì.
I dati commerciali della scorsa settimana hanno rivelato che le importazioni petrolifere cinesi sono sostanzialmente rallentate ad agosto a causa delle restrizioni per il COVID, alimentando i timori di una considerevole distruzione della domanda da parte del maggiore importatore mondiale.
Alle 09:50 CEST, i future del greggio USA scendono dello 0,1% ad 86,75 dollari al barile, mentre il contratto del Brent è in salita dello 0,1% a 92,93 dollari.
Intanto, i future dell’oro salgono dello 0,4% a 1.734,80 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0181, in rialzo dell’1,4%.