Investing.com – Avvio decisamente negativo per le principali borse europee sulla scia del calo di Wall Street e dei listini asiatici.
Ieri Il Dow Jones ha perso l’1,2%, l’S&P 500 l’1,4% e il Nasdaq il 2,3%, seguite dal Nikkei di Tokyo che ha messo a segno la peggior prestazione dai tempi del Covid: -5,6%.
A far cadere le Borse Usa ci ha pensato il pesante calo dell’indice ISM Manifattura, insieme al deciso incremento delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione. Mercoledì la Banca centrale americana ha tenuto ancora i tassi fermi tra il 5,25 e il 5,50%, aprendo a un primo taglio nella prossima riunione di settembre. Tuttavia, in base agli ultimi dati, secondo alcuni analisti sarebbe comunque troppo tardi per contrastare l’inversione della curva economica.
A gelare i listini asiatici invece ci ha pensato la Banca del Giappone che ha assunto un atteggiamento da falco, invertendo la politica monetaria che fino ad ora ha sostenuto la Borsa di Tokyo.
La Boj, infatti, ha deciso di aumentare i tassi d’interesse di 25 punti base e ha annunciato la possibilità di ulteriori rialzi nel corso dell’anno.
A peggiorare la situazione c’è poi il crollo di Intel (NASDAQ:INTC) (-20% nelle contrattazioni post mercato) che, dopo un trimestre deludente, ha lanciato un piano di taglio costi da 10 miliardi. Il colosso tech, ha deciso di sospendere il dividendo e tagliare il 15% dei dipendenti.
Ed è così che il Ftse Mib oggi alle 10 perde l’1,34% a 32.418 punti, appesantito dalle vendite sulle banche, comunque preoccupate dai possibili tagli ai tassi d’interesse, e dal calo di Stm (EPA:STMPA).
Il peggiore tra i principali listini europei è però l’AEX di Amsterdam che fa -1,63%, trascinato al ribasso dai semiconduttori di ASML (AS:ASML) (-6,5%).
In netto calo anche il Dax di Francoforte (-1,18%). Scambiano in rosso, anche se con perdite più contenute, Parigi (CAC 40: -0,42%), Madrid (Ibex 35: -0,33%) e Londra (Ftse 100: – 0,27%).