Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei salgono questo lunedì, in scambi calmi dopo la volatilità scatenata la scorsa settimana dal report solido sull’occupazione USA e dalla svolta aggressiva della Banca Centrale Europea.
Alle 4 ET (09:00 GMT), l’indice tedesco DAX segna 0,4%, il francese CAC 40 sale dello 0,3% ed il britannico FTSE va su dello 0,4%.
Gli investitori cominciano la settimana in modalità contemplativa, assimilando il report sull’occupazione USA di venerdì e la possibilità di un aumento dei tassi di interesse da entrambe le sponde dell’Atlantico.
L’incremento di 467.000 unità emerso dal report di venerdì sull’occupazione non agricola, nonché le revisioni di oltre 700.000 unità per i due mesi precedenti, implicano che i mercati ora stanno mettendo in conto la probabilità che la Fed alzerà i tassi di interesse di ben 50 punti base a marzo.
In Europa, Klaas Knot, presidente della banca centrale olandese e membro del Consiglio Direttivo della BCE, ieri ha dichiarato che secondo lui la BCE alzerà i tassi di interesse nel quarto trimestre dell’anno, facendo eco ai commenti della Presidente Christine Lagarde che ha sottolineato la preoccupazione per i livelli di inflazione dopo il vertice di giovedì.
Contribuisce all’incertezza la crisi sul confine ucraino, con il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan che ieri ha avvertito che il Presidente russo Vladimir Putin potrebbe ordinare un attacco nel giro di qualche giorno o settimana, mentre proseguono gli sforzi diplomatici per trovare una soluzione e il Presidente francese Emmanuel Macron è diretto a Mosca.
Intanto, in Germania la produzione industriale è scesa a dicembre, con -0,3% sul mese, tra i problemi di approvvigionamento ed una riduzione nell’edilizia che pesano sulla maggiore economia europea.
La stagione degli utili prosegue questa settimana, ma sarà relativamente tranquilla questo lunedì. Il titolo Aurubis (DE:NAFG) schizza del 3,1%: il più grande produttore europeo di rame ha registrato un rialzo di circa l’85% dei profitti trimestrali, grazie ai prezzi alti del metallo che hanno spinto i risultati.
Reckitt Benckiser (LON:RKT) sale dello 0,7% sulla scia della notizia di Bloomberg News secondo cui il colosso dei beni di consumo starebbe considerando la vendita della divisione alimenti per bambini.
I prezzi del petrolio si indeboliscono questo lunedì, in consolidamento dopo essere rimbalzati ai massimi dal 2014 alla fine della scorsa settimana, registrando il settimo aumento settimanale consecutivo.
Il petrolio ha visto un’impennata quest’anno, con l’economia globale in ripresa dalla pandemia di Covid ma le scorte non sono riuscite a tenere il passo con l’aumento della domanda, e i 100 dollari al barile sembrano vicini. Le tensioni geopolitiche tra Russia ed Ucraina hanno contribuito a far salire il prezzo.
Alle 4 ET, i future del greggio USA scendono dell’1,1% a 91,26 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù dello 0,7% a 92,65 dollari.
Intanto, i future dell’oro salgono dello 0,3% a 1.812,85 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,1430, giù dello 0,2%.