Investing.com - E' previsto un avvio in ribasso per DAX, FTSE MIB CAC 40 e gli altri listini europei, mentre gli investitori valutano le prospettive dei tassi di interesse per il 2023, sulla scia della decisione della Banca del Giappone di porre fine alla sua politica monetaria ultra-allenata, sviluppato.
In Giappone, il Nikkei 225 ha perso il 2,5%, e si prevede che gli indici europei ne seguiranno l'esempio dopo che la BoJ ha mantenuto il tasso di riferimento ai minimi storici, allargando il range di rendimento dei titoli di Stato di riferimento.
La banca centrale ha dichiarato che aumenterà l'intervallo di fluttuazione dei rendimenti dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni tra lo 0,5% e lo 0,5%, dal precedente intervallo di -0,25%/+0,25%. La misura è stata interpretata come un passo verso l'abbandono della politica di controllo della curva dei rendimenti e dei tassi di interesse prossimi allo zero.
La scorsa settimana, la Banca Centrale Europea ha aumentato i tassi di interesse di 50 punti base così come la Federal Reserve statunitense, la Banca d'Inghilterra e la Banca Nazionale Svizzera.
Altrove, lunedì i ministri dell'energia dell'Unione Europea hanno concordato un tetto massimo per il prezzo del gas misurato dal Dutch TTF a 180 euro per megawattora dopo mesi di discussioni, nel tentativo di abbassare i prezzi del gas che quest'anno hanno fatto lievitare le bollette energetiche e spinto l'inflazione a livelli record.
Al momento, il gas ad Amsterdam è quotato a 104 euro per MWh.
Il greggio Brent e WTI sono in rialzo questa mattina, continuando la recente ripresa grazie all'ottimismo della domanda per il nuovo anno, mentre la Cina, il più grande importatore di greggio al mondo, prosegue nelle riaperture COVID.
A favorire il tono positivo è stata la notizia che il governo statunitense sta puntando a riempire di nuovo la sua Strategic Petroleum Reserve, iniziando con un acquisto di 3 milioni di barili a febbraio, dopo averla fatta scendere al livello più basso in quasi 40 anni nel tentativo di frenare i prezzi.
L'American Petroleum Institute pubblicherà le stime sulle scorte di greggio degli Stati Uniti nel corso della sessione e si prevede che mostrerà un piccolo calo dopo l'ingente accumulo della settimana precedente.