12 maggio (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono perlopiù in leggero calo in una seduta dove il comune denominatore è il nervosismo per la crisi greca.
Nel radar degli investitori rimane anche la Cina dopo il taglio dei tassi di interesse, domenica scorsa, per la terza volta in sei mesi. Se l'allentamento della politica monetaria è stato salutato con favore ieri alla riapertura delle borse, si riaffacciano oggi i timori per un'economia che si avvia alla crescita più debole degli ultimi 25 anni.
Intorno alle 8,35 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico (MIAPJ0000PUS), che non comprende Tokyo, scende dello 0,24%.
HONG KONG è debole in una seduta dove i titoli del comparto immobiliare ritracciano, in una correzione che diversi analisti imputano alle prese di profitto dopo il rally di ieri. Prada (HK:1913) perde lo 0,11%.
Si mantiene invece positiva SHANGHAI, con buone performance delle società con doppia quotazione a Shanghai ed Hong Kong. L'indice che misura le differenze di prezzo tra le due piazze si attesta a 130,99. Un valore superiore a 100 indica che le azioni a Shanghai incorporano un premio rispetto alla quotazione di Hong Kong.
SEUL ha archiviato una seduta sotto tono, mentre sul mercato valutario lo won
SYDNEY ha chiuso in marginale rialzo per la prima volta in una settimana con i bancari che guidano la ripresa. Positiva anche Qantas Airways (AX:QAN) che tocca i massimi da circa sette anni a +7,2% su un outlook ottimistico.
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