MILANO (Reuters) - Il Garante per la protezione dei dati personali ha adottato un provvedimento correttivo e sanzionatorio nei confronti di OpenAI in relazione alla gestione del servizio ChatGPT, stabilendo che la società californiana dovrà realizzare una campagna informativa di sei mesi e pagare una sanzione di 15 milioni di euro.
OpenAI ha parlato di decisione "sproporzionata" e ha annunciato ricorso.
Secondo il Garante la società statunitense, che ha creato e gestisce il chatbot di intelligenza artificiale generativa, oltre a non aver notificato all'Autorità la violazione dei dati subita nel marzo 2023, ha trattato i dati personali degli utenti per addestrare ChatGPT senza aver prima individuato un'adeguata base giuridica e ha violato il principio di trasparenza e i relativi obblighi informativi nei confronti degli utenti.
Inoltre, OpenAI non ha previsto meccanismi per la verifica dell'età, "con il conseguente rischio di esporre i minori di 13 anni a risposte inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza", si legge in una nota del Garante.
L'Autorità ha dunque ordinato a OpenAI di realizzare una campagna di comunicazione istituzionale di sei mesi su radio, televisione, giornali e Internet, i cui contenuti dovranno promuovere la comprensione e la consapevolezza del pubblico sul funzionamento di ChatGPT.
Il Garante ha comminato a OpenAI una sanzione di 15 milioni di euro "calcolata anche tenendo conto dell’atteggiamento collaborativo della società".
"Questa multa è quasi venti volte il fatturato che abbiamo realizzato in Italia nel periodo di riferimento", dice OpenAi un una nota.
"Riteniamo che l'approccio del Garante comprometta le ambizioni dell'Italia in materia di Intelligenza Artificiale, ma rimaniamo impegnati a collaborare con le autorità preposte alla tutela della privacy in tutto il mondo per offrire un'IA utile e rispettosa dei diritti della privacy".
(Sabina Suzzi, Claudia Cristoferi, editing Stefano Bernabei, Andrea Mandalà)